domenica 22 Dicembre 2024
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Approvata la legge Massari che riconosce i mestieri di chef e pasticceri, il maestro: “Non sono soddisfatto ma felice”

Il maestro: "Con questo premio ho voluto emulare – non copiare – soprattutto i francesi, ma siamo 100 anni indietro rispetto a loro. Per fortuna qualcuno si è svegliato e ha capito che è importante codificare queste persone, questi artigiani, che possono dare un input alla nazione, per promuovere tutto ciò che è italiano. Un giorno in Francia con Gualtiero Marchesi, di cui ero grande amico, il vecchio padre della cucina moderna, Paul Bocuse, ci disse: “Cari miei, quando gli italiani si accorgeranno del grande valore delle materie prime che avete, supererete la cucina francese…”".

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Finalmente è stata approvata la Legge Massari che ha come obiettivo quello di promuovere l’eccellenza della cucina italiana e che riconosce ufficialmente i mestieri di pasticciere, chef e artigiani del cibo (ne abbiamo parlato qui). “Non sono soddisfatto, ma felice”, – rivela il maestro Massari a La Cucina Italiana – “Una legge che porta il proprio nome per un pasticciere passa alla storia, ed è sia un onore che un onere, dovrò essere imparziale a livello operativo, per cui spero solo che mi riesca bene, molto bene; certo, fino a che non verrà esposta la normativa della legge non saprò esattamente cosa comporterà”.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’intervista di Laura Pacelli pubblicata sul portale La Cucina Italiana.

La Legge Massari riceve il riconoscimento ufficiale

MILANO – “Con questo premio ho voluto emulare – non copiare – soprattutto i francesi, ma siamo 100 anni indietro rispetto a loro. Per fortuna qualcuno si è svegliato e ha capito che è importante codificare queste persone, questi artigiani, che possono dare un input alla nazione, per promuovere tutto ciò che è italiano.

Un giorno in Francia con Gualtiero Marchesi, di cui ero grande amico, il vecchio padre della cucina moderna, Paul Bocuse, ci disse: “Cari miei, quando gli italiani si accorgeranno del grande valore delle materie prime che avete, supererete la cucina francese…””.

Guardare gli altri, per cambiare marcia

“Non siamo ancora arrivati a quel punto, forse perché manca ancora l’atteggiamento giusto per arrivarci, l’onestà e la voglia di farlo.

Certo, anche i francesi si invidiano tra loro, ma, pensiamo a Château d’Yquem, un vino da dessert pregiatissimo (Sauternes, ndr), di altissima qualità, dal prezzo molto elevato; gli altri chateau vicini non rispondono dicendo di comprare il loro vino perché costa meno, come facciamo noi. Ma ammettono che quello è un grande vino e che loro lo stanno rincorrendo, per fare meglio e ottenere la stessa qualità. Ecco bisogna avere la forza di fare questo, capire le abilità degli altri per cambiare marcia, trovare gli stimoli dagli altrui per rinnovarsi tutti giorni. Se invece l’unico stimolo è la propria iniziativa e/o abbassare il prezzo allora non si va lontano”.

Un premio non solo per i pasticcieri

Con questa legge Massari è prevista, inoltre, l’istituzione di un riconoscimento attraverso cui vengono premiati i migliori e le migliori rappresentanti delle categorie che potranno essere insignite del titolo di Maestro dell’arte della cucina italiana.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

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