domenica 22 Dicembre 2024
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Antonia Trucillo: l’under 30 che divulga la cultura del caffè nel mondo secondo Forbes

Il marketing manager e direttore dell’Accademia del Caffè Trucillo: “I miei prossimi viaggi saranno in Uganda, Tanzania e Kenya. L’Africa è l’unico continente del caffè che ancora non ho visitato. Un progetto a cui tengo in modo particolare, invece, è il barattolo. Una nuova veste in cui presenteremo il caffè Trucillo per il consumo domestico. Non si tratterà di un semplice prodotto, ma di un oggetto di design per la casa. A febbraio potrò dire di più”

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Antonia Trucillo, nipote di Cesare Trucillo, fondatore di Caffè Trucillo, e figlia di Matteo Trucillo, attuale presidente della realtà, rappresenta la terza generazione della torrefazione apprezzata in 40 Paesi. Antonia è entrata in azienda nel 2015, dopo aver completato la triennale in marketing alla Iulm di Milano ed è diventata con il tempo tra i più giovani Q Grader in Italia, titolo che rappresenta la massima specializzazione nel mondo della formazione del caffè.

Oggi ricopre il ruolo di marketing manager e direttore dell’Accademia del Caffè Trucillo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Roberta Maddalena pubblicato su Forbes.

Il ruolo di Antonia Trucillo in azienda

SALERNO – Tokyo, Sydney, New York: nelle stesse città dove andava da piccola, per via degli innumerevoli viaggi di lavoro della mamma, oggi Antonia Trucillo torna spesso in qualità di marketing manager per l’azienda di famiglia.

Nipote di Cesare Trucillo, fondatore di Caffè Trucillo, e figlia di Matteo Trucillo, attuale presidente, insieme alla sorella Andrea e al fratello Cesare, Antonia rappresenta la terza generazione di una famiglia campana dedita dal 1950 alla produzione e commercializzazione di pregiate miscele di caffè, diventata una torrefazione apprezzata in 40 paesi.

Antonia è entrata in azienda nel 2015, dopo aver completato la triennale in marketing alla Iulm di Milano. “Avevo 21 anni e a spingermi a entrare nel business di famiglia sono stati da un lato il senso di responsabilità, dall’altro la paura di non esserne all’altezza”, ricorda Antonia. Oggi ricopre il ruolo di marketing manager e direttore dell’Accademia del Caffè Trucillo, nata nel 1998 per volontà della madre Fausta Colosimo, head of international markets di Caffè Trucillo.

“Se prima piangevo quando la mamma prendeva l’aereo, ora non tengo nemmeno più il conto di quante valigie faccio al mese”. Di frequente, infatti, dall’India al Brasile, da Sydney a Toronto, dopo il primo viaggio in Honduras nel 2015, Antonia esplora i paesi produttori di caffè e quelli in cui Trucillo esporta i suoi prodotti. “Quando sono in ufficio a Salerno è sempre bello, perché vivo l’azienda, le dinamiche quotidiane. Ma devo comunque sempre andare nei bar, incontrare i baristi, ascoltarne le esigenze. L’Accademia è il fulcro di tutto questo, lo spazio in cui i professionisti del settore hanno modo di formarsi e aggiornarsi con le nuove tecniche”.

Progetti futuri

Antonia è stata tra i più giovani Q Grader in Italia, titolo che rappresenta la massima specializzazione nel mondo della formazione del caffè.

“I miei prossimi viaggi saranno in Uganda, Tanzania e Kenya. L’Africa è l’unico continente del caffè che ancora non ho visitato. Un progetto a cui tengo in modo particolare, invece, è il barattolo. una nuova veste in cui presenteremo il caffè del brand per il consumo domestico. Non si tratterà di un semplice prodotto, ma di un oggetto di design per la casa. A febbraio potrò dire di più”.

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