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Servizio anticontraffazione: fondi per l’innovazione e certificazione dei marchi

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MILANO – Dallo sportello online anticontraffazione messo a disposizione da Host e curato dallo studio Jacobacci & Partners le informazioni riguardanti i finanziamenti di progetti per valorizzare la proprietà intellettuale del Fondo Nazionale per l’Innovazione. Nonché sulla classificazione dei prodotti e dei servizi ai fini della registrazione internazionale dei marchi.

Jacobacci & Partners lascia parlare i dati

1. Fondo Nazionale per l’Innovazione: finanziamenti fino al 100% dell’investimento

Il Fondo Nazionale per l’Innovazione, grazie alla collaborazione di Mediocredito Italiano, Unicredit e Deutsche Bank, agevola il finanziamento di progetti per la valorizzazione della proprietà intellettuale.

I finanziamenti prevedono quindi di affiancare alla tradizionale analisi del merito di credito una valutazione tecnico-industriale del progetto di innovazione. Ciò consente così alla Banca di stimare le ricadute industriali derivanti dagli investimenti. E quindi di valutare al meglio le strategie di sviluppo delineate dagli imprenditori.

La disponibilità dei finanziamenti

Sono previsti dal Fondo Nazionale per l’Innovazione attraverso le tre banche. Raggiungerà quindi fino al 100% dell’investimento delle imprese. Con un importo minimo di 300 mila euro e massimo di 3 milioni di euro; la durata è compresa tra 3 e 10 anni. Nella quale è incluso anche un preammortamento di 24 mesi.

È possibile poi l’erogazione anticipata rispetto alla realizzazione dell’investimento, in una o più soluzioni. In funzione delle esigenze del piano di investimento e della tipologia della linea di finanziamento.

È possibile accedere al finanziamento

Anche se l’investimento dovesse beneficiare di altre agevolazioni pubbliche già accordate, purché gestite da soggetti non appartenenti al Gruppo Intesa Sanpaolo.

Per avere maggiori informazioni le imprese possono fare riferimento alle sezioni dedicate al Fondo Nazionale Innovazione dei siti internet Mediocredito Italiano (Sezione Ricerca e Innovazione) e Unicredit.

Dove sono anche indicati i punti informativi appositamente istituiti dalle due banche sull’intero territorio nazionale. E dove sarà anche possibile avere ulteriori informazioni anche per la presentazione delle domande di finanziamento.

2. Accordo di Nizza sulla classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi ai fini della registrazione dei marchi

Poiché un marchio serve a identificare l’origine di prodotti o servizi e a distinguerli da quelli dei concorrenti. La scelta dell’elenco dei prodotti e servizi da allegare alla domanda di registrazione determina, unitamente alla scelta del marchio, l’ambito della protezione richiesta.

L’elenco di prodotti e servizi

Deve essere redatto in modo tale da far risaltare chiaramente la natura dei prodotti e dei servizi e permettere la classificazione di ogni singolo prodotto o servizio. Preferibilmente in una sola classe della classificazione di cui all’Accordo di Nizza.

Infatti, tutti i prodotti e servizi che possiamo trovare sul mercato globale sono categorizzati in “classi”. Sulla base dell’Accordo di Nizza sulla classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi ai fini della registrazione dei marchi.

In sostanza, se qualcosa esiste e può essere commercializzato, che sia un prodotto o un servizio, esso è compreso in una delle 45 classi della classificazione di Nizza. Inclusi naturalmente i pubblici esercizi ed i servizi di ospitalità professionale che accomunano le aziende partecipanti ad Host 2013

L’Accordo di Nizza

Classifica i prodotti nelle classi da 1 a 34 e i servizi nelle classi da 35 a 45. Ciascuna classe è rappresentata da un titolo che dà informazioni generali sul tipo di prodotti o sevizi in essa contemplati.

Ad esempio, la classe n. 30 riguarda prodotti come: ” Caffè, te, cacao, zucchero”

a questa classe dovrà pertanto fare riferimento l’azienda che intenda registrare un marchio per contrassegnare questi prodotti, sia se venduti al cliente finale, sia se distribuiti attraverso il canale dei pubblici esercizi; per fare un altro esempio: Questa volta attinente alla categoria dei servizi, la classe 43 riguarda, tra gli altri, la “ristorazione (alimentazione)” e gli “alloggi temporanei”. Dunque la ricettività alberghiera; a tale classe dovranno pertanto fare riferimento le aziende che operano in questo settore e che intendano registrare il proprio marchio.

 

Fonte: HOST FLASHNEWS – GENNAIO 2013

 

http://host.fieramilano.it/servizio-anticontraffazione-fondi-l%E2%80%99innovazione-e-certificazione-dei-marchi

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