MILANO – In arrivo una stretta sul gioco d’azzardo. «Niente slot machine nei bar e nelle tabaccherie». Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un’intervista al settimanale Vita Non Profit in uscita il 9 settembre.
E ha aggiunto: «Non aumenteremo il costo della benzina nè allargheremo le maglie sul gioco d’azzardo e sulle slot per finanziare la ricostruzione post sisma».
Inizia il riordino atteso da tempo di un settore redditizio da un lato, perché come sottolinea un documento della conferenza stato regioni garantisce importanti entrate erariali e cioè 8,7 miliardi nel 2015. Ma che dall’altro comporta, si scrive nel documento, conseguenze sociali.
Tra le novità previste la riduzione di almeno il 30% delle awp in circolazione, così si chiamano le nuove slot. L’eliminazione delle slot è invece prevista negli esercizi generalisti secondari, come ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari, rifugi alpini e appunto edicole. Nuovi orari dei punti gioco con un’apertura minima di 12 ore, decisi dall’ente locale.
Più controlli contro il gioco illegale, con attribuzione di competenze anche alla polizia locale.
E il riordino tocca anche i casinò, per ridurre la frammentazione della diffusione territoriale del gioco. Bisogna ora concludere un accordo tra Stato ed enti locali , subito, perché è imminente la scadenza delle gare delle scommesse. E per combattere la ludopatia.