MILANO – Il comparto del caffè dell’Angola, un tempo tra i più importanti del mondo, punta al definitivo rilancio avvalendosi dell’expertise vietnamita. Il paese africano arrivò a essere, nei primi anni settanta (epoca in cui la produzione di caffè vietnamita era invece trascurabile), il quarto produttore mondiale di caffè, con un export assestato stabilmente attorno ai 4 milioni di sacchi. Ma di lì a poco scoppio un lungo e dilaniante conflitto civile, durato dal 1975 ai primi anni 2000, che distrusse totalmente questa fiorente attività agricola.
Angola, un contesto difficile
Da alcuni anni, ministero dell’agricoltura e le autorità locali hanno dato impulso alla rinascita del settore, con risultati incoraggianti, potendo contare sull’appoggio di sponsor, quali l’Ico e il Fondo comune per i prodotti di base. A scendere in campo è ora il settore privato. Thai Hoa Vietnam Group, il più importante produttore ed esportatore vietnamita di arabica, ha annunciato la costituzione di una joint-venture con un partner locale e una società di consulenza brasiliana. Le condizioni sono state messe nero su bianco in un memorandum, che i tre soci hanno sottoscritto ad Hanoi. Inizialmente verranno impiantati 6 mila ettari di caffè robusta nell’arco di 3 anni.
Thai Hoa invierà propri esperti in loco, per supervisionare l’esecuzione del progetto e fornire assistenza tecnica. Dopo questa prima fase, se i riscontri saranno positivi, la joint-venture andrà a caccia di finanziamenti, con l’obiettivo di raccogliere 250 milioni di dollari, attraverso le agenzie governative brasiliane e altre fonti finanziarie, ha spiegato Nguyen Van An, presidente di Thai Hoa.
La produzione – secondo quanto dichiarato dallo stesso Van An – potrebbe essere esportata, se vi saranno i presupposti, in Brasile, dove la domanda di materia prima dell’industria è in costante aumento, visto il ritmo sostenuto di crescita dei consumi. Vogliamo riconquistare la posizione che ci compete nel campo del caffè e di altri prodotti come il cotone – ha dichiarato l’ambasciatore angola in Vietnam Joao Manuel Bernardo, che ha presenziato alla sottoscrizione del memorandum. Recenti proiezioni del ministero dell’agricoltura stimano in 13.900 tonnellate il raccolto 2012 dell’Angola, in crescita di quasi 2.000 tonnellate rispetto all’anno precedente. Parlando in una località del distretto di Kwanza Sul, in occasione dell’apertura della campagna caffearia, il ministro Afonso Pedro Canga ha espresso l’auspicio che la produzione possa avere forte impulso negli anni a venire.
Dopo l’Angola, il Brasile
Imbarchi brasiliani in forte calo a giugno. Secondo i dati del consiglio degli esportatori di caffè (CeCafé), l’export in tutte le forme è stato il mese scorso di 1,88 milioni di sacchi, in flessione del 31,1% rispetto a giugno 2011. Il fatturato ha raggiunto i 407,78 milioni di dollari, pari al 43,3% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Nei primi 9 mesi dell’annata caffearia corrente, le esportazioni hanno raggiunto i 29,77 milioni di sacchi e hanno portato nelle casse brasiliane 7,814 miliardi di dollari, con un decremento a volume del 15%, ma un incremento a valore del 5,6%.
Tipologicamente, l’export è stato costituito per l’83,1% da caffè arabica, per il 10,9% da solubile, per il 5,8% da robusta e per lo 0,2% da prodotto torrefatto. Le principali destinazioni sono state l’Europa (55%) e il nord America (19%). “L’andamento del raccolto in corso è entro i termini previsti” ha dichiarato il direttore generale di CeCafé Guilherme Braga commentando positivamente il maggiore fatturato nonostante i volumi in calo. Aggiornamento meteo Temperature più fresche sono previste a partire da questa mattina nelle regioni del sud del Brasile, con minime a partire dai 4-5 gradi nelle aree meridionali dello stato di San Paolo e nel Paraná. Non sono attese gelate.
L’aria fredda si dirigerà a nord nella giornata di sabato raggiungendo il San Paolo settentrionale e il Minas Gerais meridionale. Anche in questo caso non sono previste gelate. Le temperature registrate ieri mattina erano di 18 gradi a Londrina (Paraná) e di 15 gradi a Pocos de Caldas (Minas Gerais sud-occidentale). Nel periodo dei 6-10 giorni sono previste temperature in ripresa, senza rischi di gelate nella coffee belt.