VAPRIO D’ADDA (Milano) – Quando la cerimonia volgeva al termine, dopo quasi due ore di grande pathos e partecipazione, un lunghissimo applauso ha tributato l’ultimo saluto ad Andrea Doglioni Majer scomparso lo scorso 22 luglio sull’isola di Lanzarote in Spagna. Sì, perché giovedì 4 agosto la famiglia ha riunito tantissimi amici e colleghi del defunto a Villa Castelbarco, una residenza del 700 nei pressi di Milano.
È stata una cerimonia toccante ed altamente suggestiva, illuminata dalle decine e decine di candele che ogni ospite ha ricevuto all’arrivo e che sono state poi tutte accese su un grande tavolo, dopo l’ora del tramonto, in ricordo di Andrea Majer.
E’ stata una cerimonia lunga, memorabile, una “Celebrazione della vita”, a cavallo del tramonto e segnata dai ricordi dello scomparso e da una grandissima commozione di ognuno dei presenti per una persona davvero speciale, come hanno ricordato tutti, che ci ha lasciato all’improvviso. Regalando subito a ciascuno un grande ricordo.
Parenti, amici, colleghi, dipendenti del Gruppo Vea, molti anche gli ex che non hanno voluto mancare, clienti, addetti ai lavori. Il mondo del caffè. I rappresentanti dell’Ucimac, l’associazione dei costruttori delle macchine per il caffè espresso di cui Majer era il presidente, confermato lo scorso giugno. Con qualcuno arrivato anche dal Giappone e dalla Germania per la cerimonia e ricordare così l’amico e il collega.
All’arrivo ogni ospite ha ricevuto una candela in un bicchiere di vetro: tutte insieme sono state accese e portate su un tavolo per omaggiare Andrea Majer. Un’immagine indelebile nella luce calante del tramonto.
E c’era anche una grande ma essenziale corona di fiori con le immagini salienti della vita dello scomparso: in famiglia e al lavoro.
I momenti principali dell’incontro sono stati gli interventi della moglie Barbara, prima, e del figlio Umberto, dopo.
La moglie Barbara ha ricordato innanzitutto quelle che erano le due caratteristiche principali di Andrea Majer:
“La felicità e la gentilezza”. Rimarcando il fatto che tutti coloro che hanno conosciuto Majer come imprenditore di successo hanno anche trovato in lui un amico. Sempre all’insegna della felicità e della gentilezza. Due doni che Majer avrebbe voluto sicuramente fare a tutti i presenti prima che andassero via da questa “Celebrazione della vita”.
Il figlio Umberto ha esordito ammettendo che non ci sono le parole giuste per ricordare tutti i momenti della vita che li collegano al papà.
Tre i punti che il figlio di Andrea Majer ha voluto sottolineare per tratteggiare con poche, intense parole la figura, indimenticabile per tutti, del padre
Il primo è che il padre ha fatto tante cose e le ha sempre fatte con il cuore.
Il secondo si è concentrato su quello che è stato l’insegnamento principale di Andrea Majer, che ai figli ripeteva sempre “Non importa che cosa fai, ma come lo fai”.
Infine il terzo aspetto cui Andrea Majer teneva tantissimo. “Papà ha sempre guardato al futuro – ha detto Umberto -. E spesso chi guarda al futuro non è felice. Al contrario papà vi ha sempre guardato con entusiasmante felicità”.
Un modo unico per costruire i propri sogni e renderli imperituri. Esattamente come ha saputo fare Andrea Majer e come gli hanno riconosciuto tutti i presenti.
L’applauso dei tantissimi di Villa Castelbarco, ha chiuso una cerimonia ricca di umanità, intensa e partecipata da tutti.
Uniti nella memoria di Andrea Doglioni Majer.
Majer mancherà tanto, ma ha lasciato davvero tanto di sè.