MILANO – Andrea Lattuada (FOTO sopra con il nome scritto in cinese) collabora da alcuni anni con la torrefazione Milan Gold di Pechino. Si tratta di una torrefazione particolare che ha contribuito alla diffusione del concetto di “Espresso” in Cina.
Nel Paese più popolato del mondo l’espresso ha cominciato a diffondersi a metà degli anni Novanta e proprio nel 1995 viene fondata a Pechino la Milan Gold Coffee Company Limited che oggi ha una filiale anche a Shanghai.
E con questa torrefazione, diventata rapidamente un colosso del caffè, collabora Andrea Lattuada che spiega: “Dopo i primi esperimenti negli anni ’90 questa bevanda magica è stata accolta con grande entusiasmo dai clienti cinesi.Il risultato è stato un veloce sviluppo dell’industria del caffè”.
“Milan Gold – prosegue Andrea Lattuada – è stata una delle prime torrefazioni per caffè Espresso nella Cina continentale, e si fa vanto di essere una delle prime aziende a testimoniare questo cambiamento nella storia cinese”.
“Grazie a questa lungimiranza ed al grande sforzo fatto negli anni – aggiunge Andrea Lattuada che questa realtà la conosce molto bene -, oggi Milan Gold è una delle aziende leader dell’industria del caffè cinese sia in termini di livello di qualità sia di importo ricavato dalle vendite”.
Proprio per l’importanza data al progetto ed alla voglia di crescere, imparare, confrontarsi ed allargare il proprio mercato, Milan Gold ha investito ed investe nella formazione e dal 2002 collabora con Andrea Lattuada della 9bar Academy per la ricerca e lo sviluppo del proprio prodotto.
Andrea Lattuada, avanti e indietro da Pechino, ha formato e forma il personale della Milan Gold per accrescere la forza di vendita ed incrementando la presenza di trainer preparati all’interno dell’azienda.
“Studiare i fenomeni del mondo per acquisire conoscenza – conclude Andrea Lattuada a proposito della sua esperienza cinese -, continuare ad imparare, fare pratica e ricerca, sono alla base della realtà di Milan Gold. Una cultura che negli anni ha permesso di aumentare gli standard qualitativi e migliorare la competitività sia a livello nazionale che internazionale”.
