MILANO – Andrea Illy, presidente di illycaffè, torna a farsi notare con un suo intervento a commento della crisi economica determinata dall’arrivo del Covid. Su adkronos.com le parole di questo imprenditore, esempio di resilienza in un momento terribile per le aziende italiane e nel mondo.
Andrea Illy, l’uomo che vede soluzioni alla crisi
Una “alleanza strategica tra pubblico e privato” per affrontare la pandemia usando le attività economiche “come presidi sanitari”. E’ il presidente di illycaffè, Andrea Illy, in una intervista all’Adnkronos, a indicare questa ricetta per la lotta al Covid.
“Credo in generale che il miglior modo per far fronte alla pandemia sia creare una catena di responsabilità: lo Stato da solo – spiega Illy – non può trovare la soluzione a tutti i problemi, anche le organizzazioni private possono fare moltissimo. Se un’azienda non tutela i propri lavoratori per il rischio pandemia rischia di avere problemi per la prosecuzione della sua attività, quindi l’azienda spenderà denari e energie per perseguire questo risultato e per la lotta al contagio questa ‘alleanza’ va sfruttata”.
“Diciamo che fin qui c’è stata una mancanza di creatività nell’affrontare i problemi”, osserva il presidente del gruppo triestino
Il trend ora va invertito anche perché, afferma, “non possiamo pensare che questa pandemia finirà per intervento divino, le mutazioni purtroppo continueranno e questo clima da pandemia continuerà” specie se non si affronta la “grande crisi climatica” già esistente. “Non può più essere trascurata altrimenti negli anni a venire gli impatti saranno sempre più devastanti ma anche irreversibili” osserva Andrea Illy.
“Quindi il grande tema anche industriale è quello indicato con il ministero guidato da Roberto Cingolani, che si occupava di queste questioni già nel nostro board e che ora guiderà nel governo la transizione ecologica che significa transizione energetica, da fonti fossili a fonti rinnovabili e poi rigenerazione del cosiddetto capitale naturale. Questo permetterà di azzerare le emissioni di carbonio e preservare gli ecosistemi perché ormai è scientificamente provato che c’è una correlazione fra pandemia e cambiamento climatico” sottolinea l’imprenditore.
Intanto per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza sanitaria illycaffè ha investito molto “per adattarsi all’impatto nell’immediato e per affrontarne l”eredità’: i nostri consumi – spiega – che erano per due terzi fuori casa si sono spostati a casa, per questo abbiamo puntato sulle capsule e su una nuova distribuzione “. Dunque l’impatto sui conti di “questo anno terribile ci sarà ma l’abbiamo contenuto proprio adattandoci al mutamento degli stili di vita e dell’organizzazione del lavoro”, afferma ancora il presidente del gruppo triestino che presenterà il conto economico il prossimo aprile.
Per il suo impegno nella sostenibilità economica e ambientale illycaffè è stata riconosciuta per il nono anno consecutivo come una delle 2021 World’s Most Ethical Companies, le aziende più etiche del mondo, da Ethisphere Institute , leader globale nella definizione e sviluppo di standard etici aziendali. Unica azienda italiana a ricevere questo riconoscimento, una delle sei presenti nella categoria Food, Beverage & Agriculture, è anche l’unica, come sottolinea Andrea Illy, nel settore del caffè. In totale nel 2021 sono stati riconosciute come più etiche 135 aziende di 22 Paesi del mondo.