domenica 22 Dicembre 2024
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Andrea Illy: “Quotazione in Borsa nel medio termine”

Il presidente dell'azienda: "L'azienda cresce in redditività più che proporzionalmente rispetto ai ricavi adesso dobbiamo percorrere ancora più velocemente questo tragitto verso la quotazione, che era iniziato molto prima del Covid. La pandemia ci ha cambiato i numeri, perché eravamo prevalentemente vocati al fuori casa: ora abbiamo bisogno di riequilibrare i due business"

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Andrea Illy, presidente di illycaffè, parla degli obiettivi dell’azienda nel medio termine soffermandosi in particolare sulla redditività e l’impatto del Covid sul fuori casa. C’è di più: l’azienda ha deciso di perseguire un modello di world class organization con l’apertura a un fondo americano. Leggiamo di seguito le sue considerazioni sul portale d’informazioni La Borsa Italiana.

Andrea Illy sulla quotazione in Borsa dell’azienda

TRENTO – “Quotazione in Borsa a medio termine, anche perché quelli sono i tempi del private equity. Abbiamo comunque un percorso ancora da fare per rendere più competitiva l’azienda e anche per avere un quadro congiunturale più chiaro e meno turbolento di quello attuale”. Lo ha Andrea Illy, presidente di illycaffè, a margine di un panel ospitato all’interno del Festival di Trento.

“L’azienda cresce in redditività più che proporzionalmente rispetto ai ricavi – ha aggiunto l’imprenditore triestino – adesso dobbiamo percorrere ancora più velocemente questo tragitto verso la quotazione, che era iniziato molto prima del Covid. La pandemia ci ha cambiato i numeri, perché eravamo prevalentemente vocati al fuori casa: ora abbiamo bisogno di riequilibrare i due business”.

Illy ha detto che con l’apertura a un fondo americano, l’azienda ha deciso di perseguire un modello di world class organization, per puntare al massimo livello di competitività. “L’Italia – ha aggiunto Illy – è famosa per le sue aziende familiari, che sono prevalentemente padronali, nel senso che sono anche a conduzione familiare”.

La governance del gruppo conta undici persone, di cui due appartenenti alla famiglia, mentre il 70% è costituito da un management esterno di professione.

“Nel nostro tipo di impostazione la famiglia assicura la trasmissione dei saperi, ma la gestione è di tipo professionale, quindi apertura del capitale, per non essere autoreferenziali e governance indipendente”, ha concluso.

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