ROMA – Sostenibilità di filiera e giusta remunerazione dei produttori svincolando i prezzi dalle quotazioni delle borse: questi alcuni dei temi al centro dell’intervento di Andrea Illy, presidente di illycaffè, durante dibattito sul tema della relazione tra caffè e cooperazione allo sviluppo nell’ambito di Exco 2019, l’expo della cooperazione internazionale, che si conclude oggi alla Fiera di Roma.
Per quanto riguarda la sostenibilità del settore del caffè “non ci siamo ancora, a causa del problema strutturale dei prezzi. Ma la situazione è molto migliorata rispetto a prima” ha dichiarato Illy .
“Cinquant’anni fa, una piantagione di caffè significava sfruttamento umano, deforestazione, malattie, schiavitù. Non è più così, c’è bellissima natura e attenzione all’ambiente. Ed è molto meglio in termini di sostenibilità anche nell’aspetto economico”, ha aggiunto.
Andrea Illy ha sottolineato la problematica dei prezzi, che sono “fissati dalla finanza” e sono “impossibili da prevedere e da gestire. Non esiste una relazione tra gli elementi base del caffè e il prezzo”, ha dichiarato.
Per Illy, “la soluzione è il commercio diretto”. E una “collaborazione diretta tra produttori, torrefattori, commercianti e coltivatori”, per ottenere un prezzo “basato sul costo della produzione e non sulla Borsa di New York”.