MILANO – La difficile congiuntura di mercato e le conseguenze della speculazione, ma anche la necessità di investire nella sostenibilità e nella resilienza della supply chain, sono alcuni dei temi toccati da Andrea Illy – presidente di illycaffè – in un’intervista con la giornalista di Bloomberg Francine Lacqua, di cui riportiamo di seguito i passaggi salienti.
Siamo ai massimi storici – esordisce Illy – e tutto per colpa della speculazione. Il 70% delle operazioni nelle borse è riconducibile a investitori che non hanno nulla a che vedere con il caffè e che compiono i loro acquisti a soli fini speculativi.
Cosa ha scatenato questa speculazione?
Innanzitutto gli eventi meteorologici: la siccità dell’anno scorso, dapprima in Vietnam e successivamente in Brasile, che potrebbero causare un lieve deficit produttivo.
A questo proposito, i trader sono divisi sulle previsioni: alcuni dicono che non ci sarà alcun deficit; altri che esso sarà minimo; altri ancora sostengono che siamo in presenza di un deficit strutturale, pari cumulativamente a un quarto circa della produzione mondiale, spalmato su 5-6 anni.
Un quadro molto confuso, dunque, reso ancora più complicato dalle politiche dei governi, a cominciare dalla legislazione contro la deforestazione introdotta in UE, la cui entrata in applicazione è stata rinviata in extremis.
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