TORINO – Il format di “Io bevo caffè di qualità” nasce a Firenze nel 2012 e porta in Italia la cultura del caffè di qualità al consumatore e all’operatore di settore.
L’evento, a ingresso libero, (foto sopra) che si è tenuto nei giorni 30 e 31 marzo 2017 presso il Teatro della Concordia è stato guidato dal caffesperto Andrej Godina e dal trainer barista Andrea Matarangolo assieme ai titolari della pasticceria e micro torrefazione Gocce di Cioccolato di Torino, Maurizio Galiano e Ivano Baiunco.
La location è stato il Teatro della Concordia a Venaria Reale che ha visto abbinare per la prima volta i caffè monorigine provenienti dal Burundi, dal Costa Rica e dal Nicaragua alla pasticceria artigianale gourmet di Gocce di Cioccolato.
Andrej Godina, direttore artistico di Io bevo caffè di qualità ha detto: “è dal 2012 che la mission dell’evento itinerante è quella di sensibilizzare l’opinione degli operatori di settore e quella dei consumatori sulla qualità del caffè e sulla professionalità del barista. In Italia, patria dell’espresso, spesso la qualità servita nei bar e consumata a casa non è all’altezza di un Paese che ha esportato il format dell’espresso in tutto il mondo e che grazie a circa 6 kg di caffè pro capite annui si posiziona tra i migliori paesi consumatori di caffè al mondo”.
Ha proseguito Godina: “Dopo cinque anni di attività durante i quali Io bevo caffè di qualità ha toccato città come Rovereto, Milano, Trieste, Torino, Roma, Lecce, Palermo il movimento dello specialty coffee promosso dalla Speciality Coffee Association sta portando al pubblico italiano caffè di sempre maggiore qualità declinato con il metodo espresso e soprattutto con il metodo a filtro della BUNN e i metodi cosiddetti pour over”.
Aggiungendo: “Questo movimento stimola la curiosità soprattutto dei giovani che si avvicinano alla bevanda caffè in modo diverso, molto simile a quello che accade per il mondo del vino. Umami Area, associazione no profit, di cui sono Presidente, organizzatrice dell’evento, è in prima linea schierata su questo fronte affinché l’Italia possa riprendersi internazionalmente la nomea di paese dove si beve un caffè di qualità!”
“Una piantagione in Honduras”
Concludendo: “A questo scopo l’associazione propone eventi divulgativi, campus formativi in Italia e nei paesi d’origine del caffè. E non solo: io e altri 27 soci abbiamo da poco costituito una società in Honduras per acquistare una piantagione e coltivare il nostro caffè, trasformando la coltivazione in un progetto eco-, socio- ed economicamente sostenibile creando la prima piantagione di formazione per gli agricoltori del paese Centro americano”.