domenica 22 Dicembre 2024
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Altromercato lancia la nuova campagna di Iabicus per raccontare la filiera del cioccolato

Elisa Costa, head of communication & brand strategy di Altromercato: “Abbiamo realizzato insieme a Paolo Iabichino qualcosa che potesse nuovamente sensibilizzare i consumatori e far ragionare loro su scelte d’acquisto responsabili. Volevamo creare uno spot che potesse far luce su quello che si nasconde dietro a un prodotto che compriamo quotidianamente al supermercato, nei bar o ai distributori automatici. Citando Oscar Wilde, possiamo dire che spesso oggi i consumatori conoscono il prezzo di tutto, ma il valore di niente”

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VERONA – Altromercato, la principale realtà italiana di Commercio Giusto e tra le più grandi al mondo, lancia assieme a Paolo Iabichino, in arte Iabicus, scrittore pubblicitario e consulente creativo, la nuova campagna di comunicazione “Ma fa bene a chi? È buono per chi? che ha l’obiettivo di raccontare il vero volto della filiera del cioccolato e proporre un’alternativa etica e di qualità.

La nuova campagna Altromercato

Paolo Iabichino, dopo aver guidato, nel 2020, Altromercato con la proposta di un nuovo tono di voce diretto e provocatorio, portato avanti attraverso la campagna di comunicazione “Consumi o scegli?”, firma oggi la nuova campagna pubblicitaria. Uno spot che mira a scuotere le coscienze e rispondere per le rime a quelle pubblicità “Food-porn” a cui il mercato ci ha abituato.

“Abbiamo realizzato insieme a Paolo Iabichino qualcosa che potesse nuovamente sensibilizzare i consumatori e far ragionare loro su scelte d’acquisto responsabili. Volevamo creare uno spot che potesse far luce su quello che si nasconde dietro a un prodotto che compriamo quotidianamente al supermercato, nei bar o ai distributori automatici. Citando Oscar Wilde, possiamo dire che spesso oggi i consumatori conoscono il prezzo di tutto, ma il valore di niente” afferma Elisa Costa, head of communication & brand strategy di Altromercato. 

Costa aggiunge: “Tra le filiere meno sostenibili in termini ambientali e sociali c’è quella del cioccolato, la cui produzione alimenta deforestazione, violenza economica, sfruttamento del lavoro minorile e disparità di genere.  Per essere davvero buono e fare bene a tutti, il cioccolato deve provenire da filiere etiche e da un Commercio Giusto, sviluppando l’economia delle comunità in cui operano, senza speculazioni e nel pieno rispetto dei diritti umani, sociali e ambientali. È importante far conoscere non solo i problemi, ma anche l’esistenza di un’alternativa etica e sostenibile come il cioccolato Altromercato”.

Altromercato per il suo cacao coinvolge 11 filiere dirette per la coltivazione e lavorazione di fave di cacao in 7 paesi di Latino America e Africa (nell’anno 23-24 il Paese con maggiori acquisti diretti – in valore – è stato il Perù). Tra queste filiere, 9 gruppi produttori sono certificati bio e lavorano cacao sia convenzionale che bio; 2 di questi (Gebana in Togo e Maquita in Ecuador) sono coinvolti in progetti di cooperazione integrata secondo i protocolli Made in Dignity.

“Con Altromercato abbiamo creato più di un semplice spot pubblicitario. Si tratta di azione, impatto, sfida, ancora una volta parliamo al consumatore per educarlo e non per soggiogarlo con tante belle parole sorde. Abbiamo realizzato il racconto classico di una materia prima amata da tutti: il cioccolato, per poi sfociare nel mondo nascosto dietro alla sua produzione, che cela una dura realtà fatta di sfruttamento, ingiustizia sociale e deforestazione.” afferma Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e consulente creativo “I brand hanno la responsabilità, e anche il dovere, di educare chi consuma a fare scelte consapevoli, moralmente devono raccontare a tutti la vera realtà delle cose, e non solo la bellezza. Dietro ogni prodotto, che sia cibo, cosmetica o abbigliamento esiste una storia, una persona, una comunità o un impatto sociale che non devono rimanere nascosti.”

Nella produzione della linea di cioccolato Mascao (protagonista del nuovo spot Altromercato) sono coinvolte 5 filiere di produzione in America Latina, tutte equosolidali e certificate bio gestite tramite la partnership di lungo termine con il partner di produzione.

Tra i produttori di Mascao vi è anche Norandino con cui Altromercato collabora da oltre 4 anni per un progetto di riforestazione in Perù nell’ambito del cacao nei dipartimenti di Ucayali e San Martin in Perù. Grazie alle uova di cioccolato e alla regalistica natalizia con il contributo di Altromercato il progetto ha portato alla piantumazione di 49.000 alberi di cacao in 4 anni.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato è la più grande realtà di Commercio Giusto in Italia e una delle principali al mondo. È un’organizzazione formata da oltre 80 Soci e più di 200 negozi a marchio che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo.

Le persone, le comunità e il pianeta sono sempre al centro dell’agire di Altromercato. La sua mission è costruire filiere etiche per le materie prime principalmente alimentari, facendosi garante di un modo di coltivare la terra e di produrre prodotti che rispetti le persone e il pianeta, attraverso il modello del commercio giusto e la cooperazione internazionale. Per costruire un’economia più sostenibile giorno dopo giorno.

Altromercato propone prodotti alimentari quali cioccolato, caffè, zucchero, banane etc., molti dei quali biologici, una selezione di prodotti da agricoltura italiana, una linea di cosmesi naturale Natyr, oggetti di artigianato etico per la casa e le ricorrenze On Earth.

I suoi prodotti sono presenti nel suo shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie. Inoltre, grazie alla business unit Made In Dignity, Altromercato diventa un partner strategico anche per le grandi industrie alimentari che possono dar vita a progetti di Corporate Social Responsability e, attraverso l’acquisto delle sue materie prime (zucchero, caffè e cacao), partecipare alla costruzione di filiere etiche, dirette, partecipate, tracciate e sostenibili.

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