MILANO – L’indagine Altroconsumo nei punti vendita fisici e online rivela rincari, forti differenze di prezzo a parità di prodotto e strategie commerciali a volte poco chiare. Rispetto a un anno fa, si alzano i prezzi delle colombe a +20%: ciò significa che al chilo sono aumentate mediamente di 2 euro, passando dai 9,98 euro dello scorso anno agli 11,96 euro di oggi.
Meno vistosi, ma comunque consistenti, gli aumenti delle uova di cioccolato, in media +5,4%, ma con picchi anche del 30%. Il prezzo medio al chilo delle uova di cioccolato è di 56,10 euro, ma si trovano uova che costano anche 131 euro al kg. A parità di marchio, il tipo di cioccolato non fa la differenza: a incidere sul portafoglio sono perlopiù il formato, la sorpresa contenuta e le licenze legate all’utilizzo di testimonial o personaggi di cartoni e serie tv. Leggiamo di seguito l’analisi di Altroconsumo.
Il prezzo dei dolci di Pasqua: numeri alla mano
MILANO – Tra uova di cioccolato e colombe la Pasqua alle porte si preannuncia dolce solo nel gusto. La sorpresa, purtroppo amara, è nel prezzo. Tra rincari a doppia cifra, differenze abissali tra un formato e l’altro, e strategie commerciali (che puntano su personaggi di serie tv e cartoni animati), deliziarsi con i dolci pasquali diventa un piccolo esercizio di equilibrismo tra desiderio e portafoglio.
Altroconsumo ha rilevato i prezzi in trenta punti vendita (dieci shop online e venti negozi fisici tra Milano e Roma) e il verdetto è netto. Più delle uova, quest’anno sono le colombe le maggiori protagoniste dei rincari. I prezzi lievitano – come riporta Altroconsumo – considerevolmente, tanto da far registrare aumenti a doppia cifra. Nel 2024 invece accadeva il contrario, stabili i prezzi delle colombe, mentre ad essere colpite dai rialzi erano state le uova di cioccolato.
Colombe, i prezzi prendono il volo
Cominciamo dai cartellini con il prezzo delle colombe nelle tre diverse tipologie che offre il mercato: classica (con ricetta tradizionale), speciale (con variazioni, come la farcitura con creme, gocce di cioccolato…) e artigianale. Se guardiamo ai dati in percentuale, sono i prezzi delle colombe classiche a prendere il volo: +20% rispetto al 2024. In pratica, al chilo sono aumentate mediamente di 2 euro, passando dai 9,98 euro dello scorso anno agli 11,96 euro di oggi.
Sono prezzi medi, perché se andiamo a vedere nelle pieghe dei risultati dell’indagine, scopriamo che la forchetta è amplissima: una colomba classica la può portare a casa spendendo solo 3,99 euro al kg, ma si può arrivare a 31,90 euro.
Più contenuto, si fa per dire, l’aumento delle colombe speciali, quelle con ingredienti alternativi o formati particolari: +10%, con un prezzo medio di 14,06 euro al kg.
Occhio però alle confezioni: spesso sono più piccole, ma costano quanto quelle delle colombe classiche. Risultato? Il prezzo al chilo si gonfia. È il caso delle colombe Tre Marie: quella tradizionale da 1 kg costa 14 euro, mentre il prezzo di quella al cioccolato e pere (il cui formato è da 880 g) sale a 18 euro al kg.
E le colombe artigianali? Restano un prodotto di nicchia e di lusso: il prezzo medio è 38,40 euro al kg, con picchi fino a 50 euro. Però, almeno, qui i rincari si sono fermati all’1% rispetto allo scorso anno.
Alcuni marchi hanno scelto di alzare l’asticella. Motta, per esempio, ha tolto dal mercato le colombe di fascia economica, sostituendole con varianti firmate dallo chef-testimonial Bruno Barbieri, in vendita tra 13,90 e 16,99 euro.
Infine, attenzione alle promozioni: molte colombe sono già a scaffale con prezzi ribassati, ma spesso si tratta solo di strategie commerciali della catena o di politiche di prezzo del marchio, non di sconti veri e propri. L’affare, come sempre, si farà dopo che sarà passata la festa, quando i negozi avranno bisogno di liberare spazio.
Prezzi al chilo | Variazione rispetto al 2024 | |||
Prodotto | minimo | massimo | media | |
Colomba classica | 3,99€ | 31,90€ | 11,96€ | 20% |
Colomba speciale | 5,41€ | 31,90€ | 14,06€ | 10% |
Colomba artigianale | 20€ | 50€ | 38,40€ | 1% |
Uova di Pasqua: costano in media 56 euro al kg
Si ferma al 5,4% l’aumento annuo delle uova di Pasqua, lo scorso anno era stato 7,4%. Ma non c’è da gioire dato che i due rincari si cumulano: fatti due conti, le uova sono quindi aumentate del 13,1% in un biennio.
Le percentuali, poi, evidenziano solo le variazioni proporzionali e non quanto effettivamente l’acquisto pesa nelle tasche dei consumatori. Il prezzo medio al chilo delle uova di cioccolato è di 56,10 euro, ma si trovano uova che costano anche 131 euro al kg. E no, non sono uova di Fabergé.
La differenza non la fa tanto il tipo di cioccolato: al latte o fondente, restando alla stessa marca, il prezzo delle uova è quasi lo stesso. Ciò che più incide è il tipo di sorpresa che si nasconde sotto il guscio di cioccolato e i costi di licenza sostenuti dalle aziende dolciarie per poter usare immagini e gadget ispirati ai personaggi di cartoni animati, serie televisive e simili, che attirano come calamite, soprattutto i più piccoli.
L’uovo può contenere Spider-Man, Masha e Orso, i protagonisti della serie tv “Mare Fuori” o semplici sorpresine senza nome. E i prezzi cambiano parecchio. Un esempio? Il prezzo di Bauli Uovo Latte Bimbo è di 52,67 al kg, mentre quello del Bauli Uovo Latte Animaccord Masha e Orso balza a 73,16 euro al kg (una differenza di oltre 20 euro).
Gli aumenti possono dipendere anche da qualche ritocco nei prezzi di alcuni formati. Per esempio, il leader di mercato Kinder GranSorpresa ha tenuto invariati dallo scorso anno i prezzi delle uova da 220 g e da 320 g, mentre quelle da 150 g hanno subito un aumento importante (+8,3%), passando da 11,99 a 12,99 euro. In pratica quest’ultimo formato costa al chilo il 39% in più rispetto a quello più grande (da 320 g), vale a dire 86,60 euro contro 62,47 euro.
Neppure i discount restano al riparo dai rincari. L’uovo Favorina da 250 g (Lidl) aumenta del 37,6% al kg, mentre quello di Eurospin da 600 g costa il 20% in più rispetto al 2024.
Il consiglio di Altroconsumo è sempre lo stesso: guardare il prezzo al chilo, confrontare i formati e non lasciarsi incantare da personaggi, confezioni speciali e offerte “imperdibili”.
Prezzi al chilo | Variazione rispetto al 2024 | |||
---|---|---|---|---|
Prodotto | minimo | massimo | media | |
Uovo di cioccolato al latte o fondente | 8,29€ | 131,31€ | 56,10€ | 5,40% |
Altroconsumo: i consumatori non intendono spendere più dell’anno scorso
Che i rincari non siano passati inosservati lo confermano le risposte di oltre mille ACmakers, la community di consumatori che partecipa ai test e alle indagini di Altroconsumo. Intervistati all’inizio di aprile, sono più di trecento quelli che prevedono di aumentare il proprio budget per i dolci pasquali. E non sempre per scelta: i prezzi salgono, e per molti adeguarsi è inevitabile.
Tuttavia, la maggior parte del campione ha dichiarato che intende spendere più o meno come l’anno scorso. Quanto? Le cifre parlano chiaro: il tetto di spesa più citato è 20 euro, ma non mancano famiglie che indicano 10 euro come limite, o al contrario si spingono fino a 30 o anche 50 euro complessivi, specie quando si acquistano più prodotti per figli e nipoti. In generale, la spesa oscilla in base al numero di destinatari e alle abitudini familiari, ma la sensazione di dover spendere di più per avere lo stesso è piuttosto diffusa.
Quale sarebbe il prezzo giusto delle uova di Pasqua?
Se si guarda alle singole categorie, per le uova di cioccolato il prezzo giusto a confezione si colloca intorno ai 10 euro, una cifra che molti intervistati indicano come soglia ideale. Il problema, però, è che quella soglia viene ormai spesso superata, soprattutto nei prodotti con sorpresa e delle marche più note. E infatti non pochi consumatori confessano di attendere strategicamente il dopo-Pasqua, per approfittare degli sconti.
E delle colombe?
Per le colombe il prezzo più citato è ancora una volta 10 euro, ma qui la fascia di spesa si amplia: c’è una quota consistente di consumatori disposti a spendere anche oltre i 25 euro, soprattutto se si tratta di prodotti artigianali o acquistati in pasticceria. La scelta, anche in questo caso, è influenzata non solo dal gusto personale, ma dalla percezione di valore: chi sceglie una colomba artigianale lo fa spesso perché sente di pagare di più per una qualità superiore, ingredienti selezionati o una lavorazione più curata. Insommai, ciò che emerge con forza è una crescente attenzione dei consumatori al rapporto qualità-prezzo. Come non essere d’accordo?