MILANO – Per alcuni frequentatori di bar da qualche anno c’è un’altrnativa all’espresso: è il ginseng. Anche se i consumi non decollano, sono sempre inchiodati a percentuali ad una cifra e non sono noti dati sul consumo casalingo.
Come qualcuno saprà il ginseng, ma nel cosiddetto caffè al ginseng la percentuale di prodotto attivo è minuma, pochi punti percentuali, è una pianta la cui radice è apprezzata per le sue proprietà ed è chiamata per questo anche “essenza umana”. Il nome deriva da Jen (gin), che significa uomo e Shen (seng), vita.
E’ sempre stato molto utilizzato in Cina, dove è conosciuto da 4000 anni; per i cinesi possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili, ma il suo uso col tempo si è allargato agli altri stati.
Il principio attivo della radice del ginseng è di grande complessità chimica ed è oggetto di numerosi studi scientifici realizzati in tutto il mondo, ma ancora oggi, non è stato possibile sintetizzarlo totalmente in laboratorio. Nella radice vi sono delle sostanze come lo zolfo, il magnesio, il calcio e lo zinco, e sono inoltre presenti quantità di vitamine B1, B2 e B6.
Gli effetti del ginseng su l’organismo sono molti: viene utilizzato in casi di debolezza, esaurimento sia fisico che mentale, stanchezza, perdita della concentrazione, ha un azione di tipo tonificante senza eccitare e senza creare dipendenza, che migliora il processo metabolico, procurando un maggiore rendimento fisico.
Per quanto riguarda il sistema nervoso, avrebbe un effetto antidepressivo, combatte l’ansia, aumenta la capacità di concentrazione ed anche di memoria. Considerato un rimedio quasi universale, il ginseng viene usato anche contro l’invecchiamento, i disturbi gastrointestinali e come preparato afrodisiaco e rivitalizzante. Infatti, agisce sul sistema riproduttivo, senza diminuire il desiderio sessuale, anzi migliorando la capacità e il funzionamento degli organi genitali.
Le controindicazioni del ginseng possono nascere da un uso eccessivo, che può creare dolori di testa e nervosismo. Si consiglia di non assumere il ginseng in modo continuato, ma effettuando cicli periodici intervallati da una sospensione temporanea del trattamento.
Bisogna evitarlo assolutamente se si soffre di ipertensione o problemi cardio-vascolari gravi. Inoltre, non è consigliato usarlo assieme a sostanze contenenti ferro come il caffè, che diminuisce i suoi effetti. La radice può essere presa sotto forma di polvere, in capsula, o sciroppo. Non è consigliato assumerlo durante la gravidanza e in combinazione con altri farmaci.
Il ginseng può essere anche un valido sostitutivo del caffè e non a caso sta diventando una moda nei bar italiani e all’estero. E’ una bevanda energetica, che può essere servita in tazza piccola o grande, calda ma anche shacherata. Per qualcuno è un’alternativa sia all’espresso sia all’orzo: è una bevanda gustosa che non richiede aggiunta di zucchero. L’aspetto è quello del caffè macchiato, color nocciola scuro, ottimo al gusto specialmente per chi non ama il caffè troppo amaro.