MILANO – Andrea Illy, dal 6 marzo nuovo presidente di Altagamma, presenta la sua squadra. Al suo fianco 6 vicepresidenti che avranno quasi le funzioni di direttori generali: Paolo Zegna, vice presidente vicario. Poi per la moda Laudomia Pucci, per il design Claudio Luti (Kartell). Per l’alimentare Matteo Lunelli (Cantine Ferrari); mentre per l’ospitalità Francesca Bortolotto Possati (Bauer Hotel). Infine, per tutti gli altri settori, dalla nautica alla velocità, dalla gioielleria al wellness, Armando Branchini.
Altagamma propone una nuova linea strategica
Il Consiglio di Amministrazione, più snello (18 membri), sarà affiancato da una Consulta Strategica. Incaricata di riunirsi quattro volte l’anno per definire le linee generali della strategia della Fondazione.
Il programma presentato da Illy per il prossimo triennio
Si fonda su tre pilastri: sviluppo del business, cultura d’impresa e promozione. Fondazione Altagamma si propone quindi per il triennio 2013-15 di costruire il profilo istituzionale della propria istituzione e di rafforzare la competitività del Sistema Altagamma.
La politica di austerity italiana sta impattando negativamente sulla competitività delle aziende – ha spiegato Illy. – Aumentano le tasse, il costo del lavoro, mentre calano gli investimenti in formazione e ricerca. N, nonchè gli investimenti statali in infrastrutture’.
Il settore dell’alto di gamma, però, sta soffrendo meno dello svantaggio competitivo. Così può fungere da traino per l’intera economia italiana.
Altagamma, dunque, busserà la porta al nuovo governo
`per proporre una partnership pubblico-privata, chiedendo la detassazione degli utili aziendali reinvestiti in internazionalizzazione delle reti distributive e rafforzamento della catena di produzione in Italia. – ha spiegato Illy. – In cambio mettiamo a disposizione del sistema il nostro know how´.
Per raggiungere l’obiettivo strategico di rafforzare la competitività del sistema Altagamma, la Fondazione opera su tre direttrici
Business Development del sistema, cultura d’impresa e promozione del sistema Altagamma. La Fondazione punta dunque a creare una holding specializzata in interventi nell’industria e distribuzione di alta gamma. Alla quale parteciperanno fondi di investimento.
`con i quali abbiamo già avuto contatti’. Tra questi anche il Fondo strategico Italiano, ha indicato Illy. Tale holding punterà soprattutto al sostegno delle reti retail delle società di alto di gammà. Sarà comunque attiva anche nel networking, nel filone delle relazioni istituzionali e nella ricerca e sviluppo.
Si tratterà insomma di `una holding dotata dei mezzi indispensabili ad assicurare quelle sinergie che sono tipiche dei grandi gruppi alla quale partecipino sia i migliori fondi di private equità, sia grandi banche.
Nonché, ove opportuno e necessario, imprese socie di Altagamma ed, eventualmente, la Borsa, ha insistito Illy. Altagamma si impegnerà inoltre nel potenziare la cultura d’impresa. Puntando su programmi di formazione, valorizzando lavori artigianali e creando una consulta di esperti. Un organismo – di nuova costituzione – che ha come missione di fornire contributi di visione e progettuali alla Comunità Altagamma.
Per promuovere ulteriormente il sistema Altagamma
Infine, la Fondazione intende siglare collaborazioni con Camera della Moda, Cosmit, Enit, ed eventuali altre istituzioni. L’istituzione sosterrà il rilancio di Milano. Valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele, creando il Museo Altagamma e collaborando con Expo. Inoltre verrà portata avanti una campagna di comunicazione per rafforzare la Coolness di Milano.