domenica 22 Dicembre 2024
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Amarena Fabbri, l’inimitabile vaso dai fiori blu tutelato anche in Cina dalla Giustizia

“Questa sentenza è la riprova che il lavoro compiuto da imprenditori determinati, affiancati dalle diplomazie Italiana e Cinese può raggiungere risultati positivi e che oggi anche in Cina i marchi internazionali e il nostro Made in Italy sono equamente tutelati” spiega Nicola Fabbri, Presidente di Fabbri China, che ha seguito di persona la questione legale coadiuvato dall’avvocato Lara Gualdi del Foro di Bologna e dallo studio HFG Law Firm in Cina

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BOLOGNA – La buona notizia riguarda il vaso dell’Amarena Fabbri, o meglio il packaging di tutti i prodotti dell’azienda bolognese caratterizzati dagli inconfondibili decori bianchi e blu, a cui oggi arriva un riconoscimento importante da un tribunale cinese. “Con decisione emessa il 29 luglio 2020 e notificata alle parti l’11 agosto 2020, la Corte del Popolo del Distretto di Shanghai Yangpu ha riconosciuto l’alta reputazione del packaging di Fabbri – recante il famoso decoro faentino blu e bianco – ai sensi dell’articolo 6.1 della Legge sulla concorrenza sleale (“AUCL”)”.

Fabbri: il vaso d’Amarena, un packaging che colpisce

La notizia è di quelle davvero eccezionali perché oltre a sancire ufficialmente il riconoscimento che i prodotti di Fabbri hanno “un packaging famoso e che gode di un’alta reputazione” in Cina – accreditamento che Fabbri 1905 condivide con pochissimi altri marchi italiani – assume un valore più ampio per tutto il made in Italy.

La reputazione, la “faccia” come dicono in Cina, di cui Fabbri gode già da tempo nel mondo, acquista un valore oggettivo anche nel Paese del Dragone nel dirimere questioni legate alla concorrenza e al mercato.

“Questa sentenza è la riprova che il lavoro compiuto da imprenditori determinati, affiancati dalle diplomazie Italiana e Cinese può raggiungere risultati positivi e che oggi anche in Cina i marchi internazionali e il nostro made in Italy sono equamente tutelati” spiega Nicola Fabbri, Presidente di Fabbri China, che ha seguito di persona la questione legale coadiuvato dall’avvocato Lara Gualdi del Foro di Bologna e dallo studio HFG Law Firm in Cina.

La decisione della Corte di Pechino

Chiude infatti un contenzioso legale che ha visto l’azienda italiana impegnata dal 2019 a difendere la “proprietà intellettuale” legata al proprio packaging da un tentativo di imitazione da parte di un’azienda dolciaria cinese.

Il pronunciamento delle istituzioni a favore di un’azienda straniera, in passato inusuale nella practice cinese, costituisce un’importante precedente giuridico a conferma che il mercato del Regno Di Mezzo accoglie e protegge qualsiasi operatore che operi con onestà, serietà e passione.

E’ anche un’indiretta, ma autorevolissima conferma di un doppio successo ottenuto dalla famiglia Fabbri in vent’anni d’impegno nell’area

Aver fatto conoscere e amare al consumatore cinese ottimi prodotti, garantiti da uno storico marchio, e aver reso popolari in quel mercato gusti, saperi e mestieri tipicamente italiani.

Risultati che vanno dall’aver proposto la via italiana nella miscelazione e nella caffetteria ed introdotto e diffuso l’autentico gelato artigianale italiano.

“Siamo orgogliosi del riconoscimento che ci viene dalla Corte del Popolo di Shanghai, che ringraziamo, e lo consideriamo una definitiva consacrazione del nostro rapporto con la Cina. Rapporto anche personale: non ho mai nascosto il mio grande interesse nei confronti della cultura cinese e l’affetto verso i molti amici e colleghi cinesi nutrito in più di vent’anni di frequentazione del Celeste Impero” conclude Fabbri.

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