TRIESTE – Stanno per arrivare a Trieste per TriestEspresso Expo da numerosi paesi europei. Ma anche dalla Corea del Sud, dal Perù, dal Nepal, dall’Australia; dall’Iran, dal Brasile, dall’India. Solo per citare quelli più lontani. Sono gli espositori e i visitatori – nel 2016 quasi 13 mila – di quella che è riconosciuta da tutti come la fiera più internazionale del Friuli Venezia Giulia.
La nona edizione della rassegna, che si terrà dal 25 al 27 ottobre nei magazzini 27, 28, 30. Nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio, è stata presentata giovedì 18 ottobre. Il più importante evento internazionale B2B dedicato alla filiera dell’industria del caffè espresso.
Organizzata da Camera di Commercio Venezia Giulia e dal Comune di Trieste e realizzato da Aries Società Consortile a r.l.; in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe). E grazie alla sponsorizzazione di Crédit Agricole FriulAdria, questa manifestazione così significativa conferma il ruolo di Trieste come Capitale del Caffè.
Ambienti evocativi
Un evento che simbolicamente si svolge proprio in ambienti evocativi della lunga storia e competenza della città nel comparto caffeicolo. Dal momento che quando il caffè iniziò a diffondersi davvero nella “Vecchia Europa” approdò proprio ai moli del Porto Vecchio.
A rendere vincente un polo altamente specializzato come quello di Trieste non sono però soltanto la lunga tradizione e la competenza raccolte in tutti questi anni; bensì anche un’autentica passione e la continua voglia di innovare e mettersi in gioco in questo settore.
Porto di riferimento per il caffè
«Trieste – ha detto Antonio Paoletti, presidente camerale – è stata e continua a essere uno scalo portuale di riferimento per il mondo del caffè. E attorno al porto si sono sviluppate le più svariate specializzazioni: dalle torrefazioni, alla decafeinizzazione, alla ricerca scientifica, ai servizi assicurativi e bancari oltre ovviamente alla cultura diffusa nei caffè storici del centro cittadino. Proprio per questo è stato registrato il marchio “Trieste Capitale del Caffè”, fortemente voluto dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, assieme al Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia, proprio per identificare a livello nazionale e internazionale il peso e la storia di Trieste e il caffè.
Infine – ha aggiunto Paoletti – mi preme sottolineare l’indotto che Triestespresso Expo ha sugli esercenti. Siamo prossimi al tutto esaurito negli alberghi già in questi giorni. In periodo di media/bassa stagione come quello attuale post Barcolana, grazie alla fiera il prezzo medio delle stanze è aumentato e quindi la ricaduta per gli operatori dell’accoglienza è duplice: stanze con valori più elevati rispetto alla stagione e alberghi pieni».
«Per quanto riguarda la ristorazione – ha rimarcato poi il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia -, nei giorni della fiera, dal giovedì al sabato – e in alcuni casi anche la domenica -, i locali lavoreranno molto bene e anche in questo caso ci sarà un flusso che altrimenti non si avrebbe in questo periodo dell’anno. Anzi, dopo la Barcolana, i locali pubblici subiscono uno svuotamento generalizzato, mentre quando c’è Triestespresso Expo l’inversione è totale e aiuta molto gli imprenditori».
La presentazione dell’evento
Un evento molto importante per la città
Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. «Triestespresso Expo è un evento molto importante per la città. Grazie alla Barcolana e ad eventi come Triestespresso Expo abbiamo conquistato una visibilità internazionale che continua ad aumentare – ha sottolineato Dipiazza -. Come testimoniato anche da molti nostri ospiti importanti, oggi in Italia non esiste infatti una città che possa vantare la stessa vivacità di Trieste». Il sindaco ha poi fatto una promossa alle autorità e agli organizzatori presenti: «Per la prossima edizione del 2020 dovremmo avere pronta la nuova location in Porto Vecchio, un centro per i congressi e per le manifestazioni fieristiche in grado di accogliere al meglio grandi eventi internazionali».
Un settore strategico per la città
«Quello del caffè è un settore strategico per Trieste che conta 1.100 persone occupate in modo diretto più quelle dell’indotto» ha spiegato Alenka Obad membro della Presidenza dell’Associazione Caffè Trieste. Che è partner di Triestespresso insieme alla Federazione italiana pubblici esercenti (Fipe). «Nata 127 anni fa, la nostra associazione, con una trentina di soci, è la più antica in Europa e l’unica rimasta in Italia».
Tra formazione e innovazione
Il direttore di Aries Scarl, Patrizia Andolfatto, ha presentato invece in modo puntuale il programma di Triestespresso Expo.
«Sono due le parole chiave dell’edizione 2018: “formazione” e “innovazione”. Parole chiave che ritroveremo in tutte e tre giornate della fiera: dai corsi organizzati da Università del caffè – illycaffè ai tanti appuntamenti di Triestespresso Campus. Dalle consulenze personalizzate dedicate alla sicurezza alimentare ai corsi per diventare assaggiatori; dagli approfondimenti sulla responsabilità sociale d’impresa alla presentazione di quattro startup innovative. Pronte a farsi strada nel settore del caffè».
Triestespresso Expo è un evento che gode della sponsorizzazione di Crédit Agricole FriulAdria.
«Abbiamo deciso di rafforzare il nostro posizionamento strategico di partner delle filiere agroalimentari affiancando per la prima volta Triestespresso Expo. Che è il più importante evento B2B per l’industria del caffè espresso – ha rimarcato Mauro Tecovich, responsabile commerciale Direzione Friulgiulia – Crédit Agricole FriulAdria -. Per il nostro istituto questo appuntamento concorre a formare un trittico di iniziative – insieme a Olio Capitale e a Syat dedicato alle tecnologie marittime innovative – sostenute nell’ambito della convenzione sottoscritta con la Camera di Commercio Venezia Giulia per il servizio di tesoreria gestito dalla banca».