MILANO – Come si manifesta l’allergia alla caffeina e come viene solitamente diagnosticata? E quali sono i trattamenti prescrivibili. Le risposte a questi interrogativi nell’articolo che vi proponiamo.
Va puntualizzato che i casi di intolleranza descritti sono, nelle loro forme acute, piuttosto rari.
E non si verificano generalmente se la dose quotidiana assunta, attraverso alimenti e bevande, si mantiene entro i limiti consigliati.
L’allergia alla caffeina può colpire individui sensibilizzati sia mentalmente che fisicamente, provocando diversi sintomi lievi che possono passare inosservati.
La diagnosi dell’allergia alla caffeina avviene attraverso la consapevolezza dei sintomi e mantenendo un registro dei pasti e le reazioni.
Allergia al caffè
I sintomi dell’intolleranza al caffè sono facili da capire e sino anche molto fastidiosi. Per fortuna esistono altrettanti facili rimedi per combattere questo tipo di allergia.
L’intolleranza al caffè, nonostante quanto si possa comunemente pensare, è molto diffusa.
Secondo recenti studi condotti su un ampio numero campione della popolazione, sono sempre di più le persone che scoprono, attraverso i test appositi, di essere allergici al caffè.
I sintomi
I sintomi dell’allergia alla caffeina sono quasi sempre uguali a quelli che si notano nelle altre tipologie di allergie alimentari.
Dopo aver assunto la sostanza, in questo caso il caffè, la persona intollerante avverte un senso di gonfiore, bruciore agli occhi e al naso e lacrimazione eccessiva.
Nei casi più gravi si possono notare casi di vomito, tosse, nausea, diarrea e difficoltà nella digestione.
Le cause
Le cause che provocano un’intolleranza al caffè sono molteplici. La maggior parte delle volte è dovuta alla risposta che fornisce il sistema immunitario alle proteine che sono contenute in essa.
Principalmente sono due i fattori che possono portare un individuo a essere allergico al caffè: l’abuso del suo consumo e la possibile acidificazione dei tessuti che la sostanza provoca, partendo dalla parete gastrica fino ad arrivare al colon.
Rimedi
La prima cosa da fare quando si intuisce di avere un’allergia al caffè, o comunque qualsiasi allergia alimentare, è rivolgersi al proprio medico curante.
Esso, attraverso alcuni analisi ed esami specifici, riuscirà ad effettuare una corretta diagnosi della patologia e deciderà la giusta terapia in base al caso specifico.
Di solito, nei casi non gravi, il medico prescrive la dieta ad esclusione. Questa dieta prevede solitamente l’eliminazione totale, ma per un tempo limitato, della caffeina. Durante questo periodo il medico valuterà eventuali miglioramenti.
Per il paziente sarà fondamentale evitare tutti gli alimenti e le bevande che contengano caffeina onde evitare danni al proprio metabolismo.
Spesso è difficile intuire quali tipi di alimenti contengano caffeina e per questo bisogna fare estrema attenzione.
Alcuni tipi di cioccolato ad esempio ne contengono una dose non irrilevante. Anche alcuni farmaci o prodotti che si usano nelle erboristerie sono piene di caffeina.
Sarà utile infatti seguire alla lettera i consigli che il medico darà.
Solamente dopo un determinato lasso di tempo, deciderà il medico quanti giorni, si potrà reinserire gradualmente la caffeina per analizzare le reazioni dell’organismo e valutare se la cura abbia prodotto gli effetti sperati o meno.
Trattamento
Antistaminici e decongestionanti topici possono ridurre i sintomi di asma associati con l’assunzione di caffeina.
Mentre le iniezioni di adrenalina di emergenza sono necessarie per gli individui allergici che hanno anafilassi.