lunedì 23 Dicembre 2024
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Allegra Scaglia, n.1 di Pasticceria Falicetto a Piacenza: «Il locale è proprio la nostra prima casa»

Una storia fatta di passione, formazione e felicità quella che ha portato all'apertura del suo primo coffee shop a Piacenza: l'intervista a un gestore che non solo ce l'ha fatta, ma continua a puntare su qualità di prodotto e servizio. La parola a Allegra Scaglia

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PIACENZA – Per l’inchiesta che vuole esplorare da vicino il mondo dei gestori dei locali che si oppongono alla crisi del settore, Allegra Scaglia. Giovane titolare della Pasticceria Falicetto di Piacenza, in via IV novembre 170/172. A presentarsi ci pensa lei, con le sue stesse parole.

“Mi chiamo Allegra (si, di nome e di fatto), ho 27 anni e da due ho lasciato il mondo della giurisprudenza per lo studio del caffè.” E poi l’incontro con diversi professionisti che l’hanno “iniziata”: da Paolo Scimone a Francesco Sanapo e Davide Cobelli.

“Da quel momento è stato un crescendo di curiosità legata alla passione per questa materia incredibile, che mi ha portato in breve all’apertura del mio coffee shop. #FalicettoNext è la section giovane e innovativa della storica Pasticceria Cioccolateria Falicetto, quella che si occupa di ricerca: nell’arte, in laboratorio, nel design, sul territorio.”

Allegra Scaglia: che cosa dovrebbe sapere chi decide di avviare una propria attività?

“Non bisogna dare nulla per scontato. So che apparentemente può sembrare il classico consiglio banale, ma non è così: la formazione personale e dei dipendenti deve essere uno dei pilastri centrali su cui investire e da cui partire, ma bisogna collegarla a skills manageriali. Strutturare un business plan adeguato semplificherà la vita e consentirà di avere sempre un riscontro chiaro sull’andamento della attività. Altro passaggio chiave, a mio avviso, è l’individualizzazione di un “target” preciso.”

Qual è il valore aggiunto che può attirare il cliente?

“L’operatore che presta servizio ed il luogo in cui si opera, sono tasselli complementari all’ottima materia prima e alla preparazione tecnica del barista. Proporre il più pregiato dei caffè, estraendolo in modo egregio, ma senza l’adeguata comunicazione, a mio avviso ha poco senso.

L’operatore deve essere necessariamente anche un bravo divulgatore. Anche la location, a mio modo di vedere, aiuta a fare la differenza. Un’ambiente curato, pulito e confortevole aiuta la fidelizzazione del cliente.”

Secondo Allegra Scaglia, perché molti chiudono nell’arco di un anno dall’apertura?

“Perché spesso manca alla base una chiara strategia da perseguire. Alcuni puntano solo sulla formazione del barista, che certamente gioca un ruolo fondamentale, ma avere le idee ben chiare, salva la vita. Come dicevo prima, bisogna sapere a chi ci si vuole rivolgere. Definendo in modo chiaro e coerente la propria offerta: in poche parole, smettere di pensare di poter essere “per tutti”.

Ragionare come imprenditori, fare conti economici seri e soprattutto rispettarli; avere
l’audacia di uscire dal circolo vizioso dei prezzi “standard”, dalla logica del caffè tassativamente a 1 euro.”

In che modo si informa e analizza i format di successo in Italia e all’estero?
“Tramite lettura di magazine, siti e blog di settore, social network, confronto con i colleghi, facendo corsi con differenti maestri e viaggiando tanto.”

Quanta importanza ha la comunicazione della propria attività come fosse un vero e proprio brand?

Allegra Scaglia non ha molti dubbi: “È fondamentale. Bisognerebbe semplicemente sfruttare il momento e le tecnologie al meglio. Bisogna “imporsi” come brand a tutto tondo, non esiste più il distaccamento tra locale, barista, comunicazione social e le creazioni prodotte. Tutto viaggia su un unico binario, tutto è mescolato e deve parlare di noi in modo coerente.”

Allegra Scaglia, quanto investe in termini di strategie social?

“Mi occupo personalmente dei social di Falicetto dedicandovi circa 4 h alla settimana.
Importante è comunicare con il linguaggio giusto sui social giusti, anche qui gioca un ruolo fondamentale il target scelto, in base a quello bisogna strutturare una vera e propria strategia comunicativa.”

Quanto ha inciso invece la scelta e l’allestimento di design della location?

Per me è stata fondamentale. Quando ho scelto di rivoluzionare la storica cioccolateria pasticceria dei miei genitori aggiungendovi la parte di caffetteria volevo assolutamente mantenere l’aura elegante di negozio parigino un po’ retrò che si respirava prima, unendovi però uno sprint nuovo, giovane, dinamico, internazionale. Così ho ideato uno spazio che potesse far sentire “a casa”; tramutando il concetto di cliente, in ospite. Ho mantenuto i colori pastello precedenti; aggiungendo poltrone e carta da parati dal tocco rock in modo tale da creare un divertente contrasto.

L’interno della pasticceria Falicetto

Le luci sono state la ciliegina sulla torta; Ho scelto lampade di design che sono state disegnate appositamente per noi, in modo da potersi integrare perfettamente nella struttura del locale. Credo che ognuno di noi abbia un proprio stile, una propria filosofia, ed il mio consiglio è quello di seguirsi. Il nostro locale è la nostra prima casa, deve rispecchiarci.”

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