MILANO – Le torrefazioni italiane non mollano la presa e scalano la classifica del settore a livello europeo, posizionandosi al primo posto: questo secondo quanto riportato dai dati raccolti da Eurostat rispetto al 2020. I numeri parlano chiaro: con 616mila tonnellate di chicchi torrefatti, l’Italia supera la Germania.
Questi ed altri dati sono contenuti in un’infografica diffusa da Eurostat in occasione della Giornata Internazionale del caffè. Dati ufficiali diffusi da fonte fidata.
Tuttavia ci lasciano po’ perplessi, poiché 616.000 tonnellate di caffè torrefatto equivalgono a 616.000 tonnellate x 1,19 (coefficiente di conversione Ico dal caffè torrefatto al caffè verde) = un corrispettivo caffè verde di 733.040 tonnellate, pari a 12.217.333 milioni di sacchi, a fronte di sdoganamenti nel 2020 per poco più di 9,2 milioni di sacchi secondo il Comitato Italiano del Caffè.
Se qualche lettore vorrà eccepire con altre statistiche saremo lieti di pubblicare le sue controdeduzioni.
Le torrefazioni italiane prime in Europa
Dunque l’Italia è al primo posto in Europa nella torrefazione del caffè. Nel 2020 il made in Italy supera anche la Germania secondo dati Eurostat. Il nostro Paese ha torrefatto ben 616mila tonnellate di chicchi, il 32% della produzione totale dell’Ue. Seguono la Germania, con 571mila tonnellate (30%), la Francia (149mila tonnellate, 8%), l’Olanda (134mila tonnellate, 7%) e la Svezia (88mila tonnellate, 5%). Questi sei Paesi pesano per l’89% della produzione Ue di caffè tostato. Nel 2020 in tutto nell’Ue sono state prodotte 1,9 mln di tonnellate di caffè, in crescita del 10% rispetto al 2010 (1,8 mln). La produzione vale quasi 11 mld di euro ed equivale a circa 4,2 kg di caffè per abitante dell’Europa comunitaria.
Nel 2020, l’Ue ha importato 2,9 milioni di tonnellate di caffè dall’estero, per un valore di 7,5 miliardi di euro
In aumento del 7% in volume rispetto al 2010, quando ne importava 2,7 mln di tonnellate. La maggioranza viene dal Brasile (933mila tonnellate, 32% del totale dell’import) e dal Vietnam (642mila tonnellate, 22%); seguono Honduras (216mila tonnellate, 7%), Uganda (166mila tonnellate, 6%), Colombia (154mila tonnellate, 5%), India (108mila tonnellate, 4%), Perù (96mila tonnellate, 3%), Etiopia e Indonesia (entrambe 78mila tonnellate, 3%).
Le importazioni sono andate anzitutto in Germania (1,1 mln di tonnellate importate, 38% delle importazioni) e Italia (559mila tonnellate, 19%), prima di Belgio (309mila tonnellate, 11%), Spagna (274mila tonnellate, 9%) e Francia (205mila tonnellate, 7%).