RIMINI – Alessandro Galtieri si è laureato al Sigep di Rimini Campione italiano Brewers 2018 e così ha staccato il biglietto per i mondiali in Dubai, dove sono in programma dal 16 al 18 settembre. Con lui abbiamo scambiato alcune battute a caldo, dopo la grande emozione della gara e, soprattutto, del trionfo.
Campione Italiano 2018: ci credevi?
Onestamente pensavo di avere delle speranze, nonostante fosse la mia prima volta in pedana.
Sono stato confortato da ottimi risultati nelle semi finali italiane che mi hanno profondamente motivato e fatto arrivare alle gara con uno spirito positivo.
I punti di forza delle tua gara?
Un caffè straordinario, fornito e tostato dal Campione del mondo Rubens Gardelli, che sono stato felice di poter proporre ai giudici. Tanta preparazione per la estrazione: ho provato moltissimo, senza accontentarmi dei risultati fino all’ultimo, cercando di perfezionare le tecniche che abitualmente uso anche nel mio locale di Bologna (Aroma; n.d.r.).
Mi sono infatti sentito un poco a casa eseguendo la routine e questo mi ha aiutato a mantenere la calma e a sentirmi me stesso.
I tuoi timori per la gara?
L’assoluta non conoscenza di come ci si prepara ad un impegno nazionale, il non essere mai stato in backstage o on stage sotto pressione e con una sola possibilità per predisporre tutto per la gara alla perfezione.
La fase obbligatoria, il cosiddetto Compulsory round, che ha tempi strettissimi e l’incognita del caffè misterioso, che quest’ anno è stato introdotto anche nella gara nazionale per la prima volta.
Parlaci di questa gara nella gara
Il Compulsory Round richiede che il concorrente riceva una piccola quantità di un caffè misterioso, uguale per tutti i partecipanti. Occorre capirne la tipologia, tostatura e i flavours che potrebbe sviluppare.
Il concorrente ha soltanto 30 minuti cronometrati per trovare la sua estrazione ideale. Dopodiché ha 7 minuti di gara per produrre 3 tazze che i giudici valuteranno.
I giudici valutano le tazze alla cieca, ovvero non sapendo di quale concorrente sono, basandosi esclusivamente sui flavours presenti. I punti del Compulsory vengono sommati a quelli della gara Open, ovvero quella che si tiene sul palco davanti al pubblico e ai giudici.
Chi devi ringraziare?
Rubens Gardelli per il caffè e per essermi stato vicino nella gara obbligatoria e nel backstage, con competenza incredibile e vero calore. Iuri Grandini ed Eddy Righi, che mi hanno gasato prima di andare in palcoscenico.
Alberto Cocci di DM Italia, per il suo fondamentale aiuto. Cristina, la mia compagna di vita e lavoro che ha vissuto ogni istante e che mi ha spinto ad iscrivermi e a credere in me stesso.
I giudici internazionali, per ogni parola scritta nelle mie schede di gara, che mi aiuteranno a capire su cosa concentrare i miei sforzi per migliorare.
E i mondiali?
Già non dormo la notte! Ma ci sto pensando in modo concreto per costruire una prestazione degna del contesto, seguirò le indicazioni delle schede di giudizio per trovare la direzione in cui crescere, migliorerò … e darò tutto me stesso.