mercoledì 22 Gennaio 2025

Alessandro Galtieri al talk di Comunicaffè di Sigep: “La digitalizzazione è indispensabile per lo sviluppo della filiera”

L'esperto del chicco: "La digitalizzazione consente di velocizzare un processo molto lento: la pianta del caffè è un albero che richiede tempo per dare luce alle nuove generazioni. La tecnologia ci permette di raccogliere i semi e spargerli in diverse aree del mondo, creando un database molto ampio"

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Ecco l’intervento integrale che Alessandro Galtieri, trainer, campione brewer, scrittore di apprezzatissimi manuali per baristi e coffee lovers, ha tenuto al convegno Sigep sul tema “La cultura del caffè alla luce della sostenibilità e della digitalizzazione” organizzato da Comunicaffè e Comunicaffe International a Vision Plaza del Sigep sul futuro della nostra filiera.

La digitalizzazione nel mondo del caffè

di Alessandro Galtieri

RIMINI – “Non ho veramente un messaggio da portare ma più che altro un’esperienza sulla cultura e la digitalizzazione. Nel 1994 ho acquistato il mio bar e da subito, perché quando comincio a fare una cosa la voglio fare bene, mi sono informato sul prodotto principale della mia attività, ovvero, il caffè. Ho notato che praticamente impossibile ottenerne.

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Speravo di ottenere maggiori informazioni da chi mi riforniva, ma l’unica cosa che ricevevo come descrizione era “Sono le migliori Arabiche”: un muro di gomma contro cui continuavo a sbattere.

Non c’era ancora internet, che sarebbe arrivato verso la fine degli anni ‘90: credo che oggi, chi si avvicina a questo mondo, abbia a disposizione quasi un eccesso di queste informazioni, persino estremamente specifiche: si parla di porosità, fluido dinamica, chimica dell’acqua, anche tra chi non è un barista.

Questo è un grande bene e tali nozioni vanno ovviamente convogliate per diffondere una cultura più solida. Ma possiamo dire che oggi esiste un accesso alle informazioni più grande e questo è positivo.

Per quanto riguarda la sostenibilità e le tecnologie sulla filiera, penso che la più importante siano proprio quelle dirette sulla pianta del caffè. Fondamentale è oggi creare dei ceppi resistenti e produttivi che possano poi esser sviluppati in futuro. È uno dei progetti per i quali è nata la World Coffee Events, organizzazione no profit finanziata anche da Sca, che si è impegnata a studiare il dna e l’agronomia utili a realizzare nuove piante.

La digitalizzazione consente in questo caso di velocizzare un processo molto lento: la pianta del caffè è un albero che richiede tempo per dare luce alle nuove generazioni. La tecnologia ci permette di raccogliere i semi e spargerli in diverse aree del mondo, creando un database molto ampio.

Lo stesso vale anche per l’assaggio e la qualità: digitalizzare la mole di informazioni raccolte da tutte le aziende che hanno contribuito a questo progetto, significa avere a disposizione una banca dati di estremo valore.”

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