CIMBALI M2
giovedì 07 Novembre 2024
  • CIMBALI M2

Alberto Polojac: il pungolo con morale del crudista triestino sul caffè bruciato

Bruciare gli alimenti significa buttarli nell'organico: le parti bruciacchiate, lo sanno tutti, non fanno proprio bene alla salute e quindi a mali estremi, estremi rimedi. Questione di buonsenso, no? Eppure, così come ha fatto giustamente notare Alberto Polojac, il caffè bruciato lo beviamo lo stesso

Da leggere

  • Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Una provocazione che fa sorridere ma anche riflettere arriva da una voce quanto mai autorevole: quella del coordinatore Sca Italy e fondatore di Imperator, Alberto Polojac. Il quale ha cercato di sottolineare attraverso un esempio comune a tutti, come il bere il caffè sia una cosa data per scontata. Al punto che, anche quando è bruciato, lo si beve comunque: tanto, cosa cambia? Cambia eccome. E ce lo spiega con un racconto quotidiano piuttosto efficace lo stesso esperto, dal suo profilo Facebook.

Alberto Polojac: La breve storia (né triste né allegra)

Ieri ho dimenticato il pane 🥖 nel tostapane mentre stavo parlando al telefono . Ad un certo punto inizio a sentire odore di caffè quando ti scappa la tostatura (vicino al secondo crack per chi sa cosa vuol dire).

Mi si accende una lampadina 💡 ma penso… non sto tostando caffè! 🤔 Quindi mi si accende una seconda lampadina 💡… mannaggia che fame! A quel punto il mio sistema nervoso comincia a perdere la pazienza (del resto si chiama nervoso apposta) e comincia a farmi notare dei sottili segnali di fumo provenienti dal tostapane.

Al che finalmente ricordo di avervi messo delle fette di pane. Apro il tostapane e ovviamente trovo del pane completamente annerito. Che faccio? Voi che avreste fatto? Si butta chiaramente. Infatti così ho fatto, ho aspettato che si rafreddasse per buttarlo nell’umido.

L’illuminazione

Continua Alberto Polojac: Una volta finito di mangiare le mie sinapsi cominciano a riprendere in maniera regolare e mi ricordo di quell’odore familiare che a me è sembrato odore di caffè molto tosato ai limiti del bruciato e mi ha portato a questa riflessione:
Se brucio il pane, lo butto. Se brucio una bistecca, la butto. Se brucio le verdure, le butto. Se volete vado avanti all’infinito… ma non volete giusto?

Morale: perché il caffè bruciato lo bevete? Attendo vostre.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

  • Water and more
  • Carte Dozio