SANTA ROSA DE COPAN – “Siamo in un periodo di grande incertezza e instabilità dei prezzi: un contesto che non si è mai visto prima nel nostro settore”. Con queste parole Alberto Polojac ha aperto il suo intervento durante l’Honduras Coffee Fest 2025, uno degli eventi più attesi del panorama internazionale del caffè, tenutosi nel capoluogo del dipartimento di Copàn.
Davanti a una platea composta da produttori ed esportatori locali, Polojac, di Imperator S.r.l. di Trieste (importatore di caffè crudo) ha analizzato la drammatica situazione dei mercati globali del caffè, con i prezzi che hanno raggiunto livelli record sia per l’Arabica ( vicine a 4$ per libbra nella Borsa di New York) che per il Robusta (che ha toccato i 5.400 dollari per tonnellata a Londra).

“I cambiamenti climatici hanno avuto un impatto devastante sui raccolti“, ha sottolineato Polojac, “particolarmente nell’ultimo trimestre in Brasile, Vietnam, Colombia e America Centrale. In Honduras, le recenti alluvioni hanno compromesso circa il 15% della produzione nazionale, aggravando ulteriormente la situazione dell’offerta globale mentre la domanda continua a crescere”.
Durante il suo intervento, Polojac ha anche affrontato il tema della European Union Deforestation Regulation (EUDR), la normativa europea che entrerà in vigore a dicembre 2025 e che imporrà nuove regole per i prodotti importati nell’UE, tra cui il caffè.
“Questa regolamentazione rappresenta una sfida ma anche un’enorme opportunità per i produttori honduregni”, ha spiegato. “Chi investirà in tracciabilità e pratiche sostenibili avrà un vantaggio competitivo fondamentale nel mercato europeo”.
Secondo i dati presentati, l’Honduras, quinto produttore mondiale di caffè, potrebbe beneficiare particolarmente di questa transizione grazie ai suoi programmi di sostenibilità già avviati nelle regioni di Santa Bárbara e Copán, dove diverse cooperative stanno implementando sistemi di tracciabilità basati su blockchain.
Il relatore ha concluso il suo intervento con un appello all’innovazione: “Per affrontare al meglio queste sfide, è fondamentale puntare su metodi più efficaci di produzione, formazione sul campo e soluzioni tecnologiche all’avanguardia, creando un mercato del caffè più resiliente e pronto a fronteggiare le difficoltà future.”
L’intervento di Polojac è stato seguito da un workshop pratico sulla tracciabilità del caffè con oltre 200 partecipanti, confermando l’interesse crescente del settore verso queste tematiche di cruciale importanza per il futuro dell’industria caffeicola.