mercoledì 30 Ottobre 2024

Bonus pubblicità 2023: al via le agevolazioni fiscali del 50%, prima scadenza con l’Agenzia delle Entrate è il 9 febbraio

A partire dagli investimenti effettuati nel 2023, si tornerà alle regole originarie: spesa incrementale dell’1% e credito d’imposta al 75%

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MILANO – Tutto pronto per il Bonus pubblicità 2023: da oggi è possibile inviare la dichiarazione sostitutiva, in scadenza il 9 febbraio, per ottenere il credito d’imposta. Il Bonus pubblicità è stata introdotto per la prima volta nel 2018, per agevolare gli investimenti sulla stampa quotidiana e periodica anche online, così come sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. Quindi anche su Comunicaffè e Comunicaffe International che sono testate registrate presso il Tribunale di Milano.

Leggiamo qui sotto il dettaglio di tutte le modalità esatte per richiedere il Bonus pubblicità secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate che gestisce tutta la vicenda.

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Bonus pubblicità 2022-2023

La buona novità di inizio d’anno è che anche per il 2023 l’Agenzia delle Entrate ha attivato il consueto canale per l’invio della dichiarazione sostitutiva richiesta alle aziende che vogliono accedere al Bonus pubblicità.

Tutte le amministrazioni e i commercialisti conoscono perfettamente questa procedura per niente difficile.

L’aspetto da non dimenticare è che tutte le domande devono essere trasmesse entro il 9 febbraio 2023 attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, entrando nella sezione “Servizi per”, voce “Comunicare”. Si tratta dell’area personale cui si accede con le solite credenziali.

Preme sottolineare che il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel 2022 può essere sbloccato soltanto tramite questa dichiarazione sulla spesa effettiva sostenuta, rientrante tra quelle agevolabili.

Il Bonus pubblicità è stata introdotto per la prima volta nel 2018 (per gli amanti della storia era l’articolo 57-bis del decreto legge numero 50/2017). L’obiettivo del governo allora in carica era quello di agevolare gli investimenti sulla stampa quotidiana e periodica purche registrata al Tribunale, così come lo sono Comunicaffè e Comunicaffe International.

Va ricordato che, nel tempo, ha subito una serie di modifiche che non devono essere trascurate.

All’inizio, l’ammontare complessivo degli investimenti doveva superare di almeno dell’1% l’importo speso nell’anno precedente, sugli stessi mezzi d’informazione. Il bonus era pari al 75% di tale valore incrementale.

Per gli anni 2021 e 2022, in considerazione della pandemia, il credito d’imposta è concesso al 50% per gli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici (anche online) e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. In pratica, non è richiesto il requisito dell’investimento incrementale. Di contro, il valore del bonus è sceso al 50% dell’investimento.

A partire dagli investimenti effettuati nel 2023, si tornerà alle regole originarie: spesa incrementale dell’1% e credito d’imposta al 75%.

Come fare la domanda

Il tax credit era prenotabile dal 1° marzo all’8 aprile 2022. Adesso, bisogna bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, per confermare quanto comunicato nella prima fase della procedura di prenotazione.

Per inoltrare la comunicazione sulle spese 2022 necessaria per ottenere il bonus, modello e istruzioni sono disponibili sui siti dell’Agenzia delle Entrate e del Dipartimento per l’informazione e l’Editoria.

La dichiarazione va presentata al Dipartimento tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, utilizzando l’apposita procedura indicata prima.

L’ammontare del credito d’imposta fruibile verrà  stabilito con provvedimento del Dipartimento.

Il Bonus pubblicità sarà utilizzabile  in compensazione mediante il modello F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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