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domenica 17 Novembre 2024
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Al Fluid di Firenze con i caffè de Le Piantagioni: “Le persone al centro del concept”

L’house blend in espresso a 1,50 e i caffè di singola piantagione a due euro: una cifra che Prunella Meschini ha definito come “adeguata. L’obiettivo è sempre quello poi di capire chi si ha davanti. I nostri ragazzi sono formati e sanno comprendere quando poter raccontare e quando invece servire solo la bevanda. Tanto il caffè vince sempre, perché è buono, anche senza troppi discorsi”. In vista anche un'apertura a Milano

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MILANO – Un viaggio che inizia all’Accademia del Caffè espresso quello organizzato da Le Piantagioni del Caffè per l’inaugurazione del primo coffee shop della torrefazione a Firenze in collaborazione con l’agenzia IDEA Food & Beverage, il Fluid – Specialty coffee & sharing, Prunella Meschini ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti giunti da tutta la Penisola per festeggiare questo altro avamposto dello specialty coffee in Italia – spazi che ancora oggi sono necessari per spingere sulla comunicazione della filiera – con alle spalle la serra che custodisce la piccola piantagione sperimentale de La Marzocco. Il motivo per cui si è partiti da questo hub culturale? Il collegamento si trova innanzitutto nel comune obiettivo di spingere sulla diffusione di conoscenza attorno alla bevanda di qualità e poi, dall’innovazione firmata ModBar.

Sì, perché questo concept che ormai vanta 20 anni di storia, perfezionato dalla ricerca La Marzocco, è stata la scelta strategica de Le Piantagioni per realizzare una caffetteria diversa dal tipico bar all’italiana. All’interno del banco di oltre 7 metri, questa formula modulare annulla le barriere tra baristi e consumatore. La scelta di posizionarlo subito all’ingresso, vicino alla vetrina su strada per il take away, per avvicinare chi vuole saperne di più su quella che è l’offerta del Fluid.

Una proposta che, ci ha svelato Prunella Meschini emozionatissima sul posto, è fatta di poche referenze ma curate nel dettaglio, per mantenere la linea salda della qualità, dal caffè al food. I baristi, giovani, appassionati e preparatissimi, a domanda diretta hanno risposto che sì, il Modbar è una soluzione che funziona e che è al top per chi deve lavorare con lo specialty.

Allora entriamo nel Fluid

Cinque macinacaffè Mahlkönig E65S GBW, distribuiti da DM Italia proprio per facilitare il work flow degli operatori che possono così più tranquillamente concentrarsi sul dialogo con il cliente: uno per ogni caffè pronto all’estrazione in espresso. E non è finita qui: ancora un Mahlkönig EK43S è pronto per la macinatura per il filtro, dal Chemex, al V60, dall’Aeropress al Batch brew.

E per restare in tema di estrazioni alternative, l’altro punto innovativo porta il nome di Pousteady, macchina studiata appositamente che scalda l’acqua e realizza le estrazioni filtro, per facilitare il lavoro del barista che al Fluid diventa strumento a disposizione dello stesso consumatore finale: al centro del locale, dall’altra parte rispetto al bancone, trionfa questa attrezzatura per poter esser utilizzata dal cliente autonomamente.

Il Fluid è un racconto di innovazione

Come ha espresso chiaramente Iacopo Bargoni: “Il caffè non è al centro di tutto. La persona è il fulcro del Fluid e anche il caffè ruota attorno al consumatore e al barista. Per permettere questo, il Moodbar era la soluzione perfetta, così da creare un rapporto diverso con il cliente. Modbar cambia le dinamiche e reinterpreta lo spazio del banco bar.”

Al Fluid tutti, sono specialty people e il caffè diventa più cool

Il Fluid pronto ad accogliere

Continua il racconto di Iacopo Bargoni: “Le Piantagioni del Caffè sono dei torrefattori che si occupano di produrre un semilavorato che poi va ai baristi che possono valorizzarlo o mortificarlo. Il Fluid vuole essere innanzitutto un laboratorio in cui come torrefazione prendiamo in carico la complessità dello specialty scendendo direttamente in campo, a contatto con le persone per comprendere la vera sfida posta da un prodotto innovativo come il nostro. Nella speranza che i clienti sia effettivi che potenziali, così come gli stessi baristi, scelgano di puntare su un certo tipo di messaggio culturale attorno alla bevanda, attraverso il nostro brand.”

Da qui si sono aperte le danze della degustazione, dal salato al dolce

I caffè proposti fanno il giro del mondo: un naturale Papua Nuova Guinea, Ulya Coffee Mill, varietà Typica, Bourbon, in drip, dai sentori di ananas, papaia e note di mora, con una dolcezza intensa (cupping score 87); Messico naturale in drip, Comunitario San Pedro, varietà Typica, dolci note tropicali e di amarena, con una spiccata acidità malica (cupping score 90); Ethiopia, Dambi Uddo Farm, Wadessa Plot, naturale, varietà Typica, restituisce fragola, frutti di bosco e un retrogusto di lampone e mela rossa, in espresso. E per chiudere, con la miscela della casa (l’house blend) Ethiopia, Guatemala, El Salvador e Brazil, con note agrumate e un’acidità piacevole in una tazzina di espresso.

L’offerta del caffè de Le Piantagioni al Fluid

Dice Prunella Meschini: “Questa è una giornata che aspettavo con grandissima ansia: sono entrata nel vivo di questo progetto al rientro dalla mia seconda maternità. Quindi per me è stata una grandissima sfida e poi emozione: erano già diversi anni che immaginavamo di aprire un concept store che poi si è evoluto in maniera differente da quella che pensavamo. Abbiamo trovato nel nostro partner e socio IDEA Food & Beverage un grande valore aggiunto: come Le Piantagioni del Caffè sappiamo di fare il meglio nel nostro lavoro e abbiamo la facoltà di capire che avevamo bisogno di un supporto per avviare questo progetto e abbiamo collaborato con questa agenzia.”

E aggiunge: “Da questa giornata mi porto a casa la soddisfazione di aver visto una grande affluenza, che non era scontata. Gli abbinamenti che proponiamo vuol far capire che tutto ruota attorno alle persone che devono riscoprire il fuori casa e di essere al centro di un’esperienza che viene sviluppata a 360 gradi. Qualsiasi elemento è stato selezionato con cura: la parte del beverage è stata scelta con il criterio assoluto della qualità del prodotto ancor prima della sua posizione sul mercato. Il caffè è tutto parte della gamma de Le Piantagioni del Caffè, dai Dirompenti agli altri che sono a disposizione dei clienti.”

“L’obiettivo è portare cultura ai consumatori e far vedere ai nostri clienti che si può fare. Creare uno strumento che possa dimostrare che determinate dinamiche che appaiono impossibili, non lo sono.”

Conclude Prunella Meschini: “Vediamo se sarà davvero così difficile: il caffè è il nostro e portato qui in maniera innovativa. Le bevande a base caffè sono semplici e realizzate ad esempio con l’acqua tonica. Anche i vini, 4 o 5 referenze, sono naturali per chi deve avvicinarsi anche a questo mondo: copriamo anche il pranzo con una proposta artigianale anche nella birra.”

“Anche per il caffè abbiamo scelto di proporre anche il top di gamma house blend, tre caffè di singola piantagione e un water decaf. Più del 50% finora delle vendite che abbiamo registrate, hanno registrato una scelta verso la proposta più complessa: un ottimo segno. Anche il menù del food è stato studiato con uno chef stellato in modo che fosse semplice ma sfizioso. Le creme arrivano da un nostro cliente di Brescia. Tutto dev’esser di qualità.”

E l’espresso, quanto costerà al Fluid?

L’house blend in espresso a 1,50 e i caffè di singola piantagione a due euro: una cifra che Prunella Meschini ha definito come “adeguata. L’obiettivo è sempre quello poi di capire chi si ha davanti. I nostri ragazzi sono formati e sanno comprendere quando poter raccontare e quando invece servire solo la bevanda. Tanto il caffè vince sempre, perché è buono, anche senza troppi discorsi”.

Il Modbar lungo il bancone

Il Modbar strategico: “Posizionato bene verso l’uscita, molto basso per evitare che il macinino al contrario potesse costituire un ostacolo che si frapponeva tra barista e consumatore. Ripenseremo a questo posizionamento anche per l’apertura a Milano, prossimamente. Puresteady poi dà l’occasione ai clienti di divertirsi nelle preparazioni che risultano molto semplici e ai baristi di trasmettere nuovi contenuti. Che non è più un mero operatore che viene pagato per il suo turno di lavoro senza valore aggiunto. Da Fluid i baristi parlano con il cliente, fanno provare cose nuove sul caffè o su prodotti come la KombuCola. Non vogliamo essere snob: da qualche parte abbiamo anche lo zucchero – ride Prunella – prossimamente avremo anche il led dinamico che racconterà dei contenuti. E’ ancora un work in progress ma lo abbiamo in programma.”

Parte dell’offerta al Fluid

Nel Covid, Le Piantagioni del Caffè sono rinate dal prodotto al Fluid

“Sempre lavorando intensamente negli ultimi due anni. Abbiamo pensato che essendo piccoli, restando fermi, saremmo morti. Allora siamo esplosi e questo è il risultato ad oggi. Ci abbiamo messo tanta energia e sicuramente continueremo a migliorarci come start up. Senza ripetersi sempre. Ora ci concentreremo sul miglioramento quello che è in rodaggio: il Fluid è il progetto da ottimizzare, una cosa per volta.”

 

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