MILANO – La comunicazione nel 2020 è la chiave per qualsiasi tipo di relazione, da quelle personali a quelle professionali. Peccato che, l’attenzione allo scambio online e al modo di rendere comode tante attività come ascoltare la musica e rispondere al cellulare, distragga dalle buone abitudini…e dalla buona educazione. L’esempio calzante è quello degli Airpods, gli auricolari che in tanti indossano quasi come fossero accessori ovunque: in metro, in palestra…al bar. Luogo in cui un tempo era piacevole anche scambiare due chiacchiere con il barista. Oggi semplice esecutore per il consumatore distratto dalla vocina nelle orecchie. E allora, non è lo stesso rivolgersi direttamente a un distributore automatico? Il barista non ci sta e neppure i camerieri. Leggiamo l’appello al riappropriarsi delle vecchie e buone maniere, dal sito telefonino.net.
Airpods bandite dai locali pubblici
Un paio di Airpods indossate mentre si fa un’ordinazione al bar come simbolo della maleducazione da dispositivi digitali: deve aver pensato questo il barista che si sarebbe rifiutato di servire un cliente fino a quando questo non avesse deciso di togliere gli auricolari.
Togli le Airpods, fallo per educazione
A portare in risalto la curiosa notizia è stato il sito Takeout, che ogni giorno offre notizie legate al mondo del buon cibo e tutto quello che gli ruota intorno. All’interno del portale c’è anche la rubrica “chiedi alla cameriera Salty”, che è un valido spunto per imparare a rapportarsi ai camerieri mentre si è a cena fuori (mettendo da parte quell’arroganza che, talvolta, caratterizza il cliente irrispettoso, ndr). Insomma, proprio in questa rubrica, un utente avrebbe posto una domanda tanto curiosa quanto chiara:
Cara Salty, ero al bancone della caffetteria e il cassiere non avrebbe preso il mio ordine fino a quando non avessi tolto i miei AirPods! Ed era solo in un orecchio! Mi sono comportato da idiota?
Kevin
La risposta di chi si occupa della rubrica è stata lunga e dettagliata, possiamo riassumervela con una sola frase
Indossare degli auricolari (in questo caso un paio di Airpods) mentre si sta ordinando al bar implica una comportamento irrispettoso nei confronti del cameriere che dovrà occuparsi di offrire il servizio. La “cameriera Salty” consiglia a chi scrive di rivolgersi a catene come Starbucks se il contatto umano non è per lui un aspetto rilevante della propria quotidianità.
Dunque, per quanto burbero possa essere sembrato, dopotutto il cameriere che si è rifiutato di servire Kevin potrebbe avere delle ragioni valide: oppure no? Vi sareste infastiditi al posto di questo cliente poco soddisfatto?