MILANO – Il tè inglese è in crisi. Una delle più rinomate tradizioni britanniche risulta sempre meno popolare, e c’è chi addirittura prevede la sua estinzione.
Secondo uno studio di Mintel, dal 2010 al 2015 la quantità di tè venduta nel Regno ha subito un drastico calo del 22%, passando da 97 milioni di chilogrammi a 76 milioni.
Una riduzione di consumi di quasi un quarto nell’arco di soli cinque anni è un dato impressionante, che lascia immaginare una tendenza forse irreversibile.
In futuro dunque il dato sembra destinato a peggiorare.
Già si fanno stime su un ulteriore calo negli anni a venire: si prevede che si possa scendere a 68,7 milioni di chili entro il 2020.
Ma con cosa i britannici hanno sostituito la loro tipica tazza di tè servita a colazione o nel pomeriggio?
Secondo lo studio, a crescere nelle abitudini inglesi è il consumo di caffè, infusi e tisane.
Fra le cause di questo fenomeno la diffusione di un certo salutismo fra i consumatori che preferiscono sempre più tisane depuranti e rilassanti alla cara e vecchia bustina di tè nero.