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Adolescenti e caffeina: «La dose massima non superi i 100 mg, un espresso al giorno»

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MILANO – Ne abbiamo parlato di recente. Perché gli adolescenti consumano molta caffeina, spesso troppa. E cosa peggiore, in molti casi, non se ne rendono conto. Ora ritorniamo sullo stesso argomento perché c’è un’intervista con l’autore dello studio che fornisce interessanti precisazioni sul suo lavoro.

Il campanello d’allarme arriva da un nuovo studio condotto dall’Università di Foggia e pubblicato sull’autorevole rivista Acta Pediatrica. La ricerca è stata condotta intervistando 1.213 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 19 anni in quattro istituti scolastici di Foggia.

Il relativo questionario è stato somministrato nell’anno scolastico 2013/2014. Così il professor Angelo Campanozzi, che ha guidato la ricerca, ne ha commentati i risultati in un’intervista con Repubblica.

“Il questionario era anonimo – racconta il professore, che è docente di patologie gastro-intestinali, malnutrizione e nutrizione enterale nel bambino – Si chiedevano notizie sul gradimento di bevande contenenti caffeina e con quale frequenza tali bevande venissero assunte: se giornalmente, ogni due-tre giorni, settimanalmente, eccetera. E se i ragazzi preferissero berle durante lo studio, le attività sportiva o in relax”.

I risultati mostrano che tre quarti (76%) di questi ragazzi e ragazzini consuma giornalmente caffeina e nel 46% in quantità superiore alle dosi consigliate. Le bevande segnalate dagli adolescenti erano caffè, soft drink ed energy drink.

Ma ecco il seguito dell’intervista, a firma di Maurizio Paganelli.

Professore, ma la caffeina agli adolescenti quali problemi può dare?

“Alcuni articoli scientifici presenti in letteratura riportano: nervosismo, ansia, disturbi del sonno, ipertensione. lnoltre, assumendo softdrinks con caffeina bisogna considerare il rischio di obesità, visto che si tratta di bevande contenenti zucchero”.

E se il consumo si concentra nella mattina può variare qualcosa?

“In letteratura viene descritto un maggiore rischio di assuefazione se il consumo si concentra al mattino, ma i dati sono contrastanti. Noi non ci siamo posti questo problema, visto che volevamo solo capire quanti soggetti in età evolutiva facessero uso di bevande con caffeina. La cosa che emerge chiara è che spesso i ragazzi sottovalutano le quantità ingerite di caffeina, se eccedono in bevande che la contengono in maniera occulta (energy e softdrink, ndr)”.

Ma quale è la “dose” giornaliera consigliata?

“Non più di una tazzina di espresso. L’American Academy parla in termini di mg di caffeina, non di volumi o diluizioni. Essa raccomanda di non superare i 100mg/die in adolescenti”.

Questa ricerca, seppure su un numero ridotto di campione, può essere una importante indicazione. Ma quanto è generalizzabile?

“Non si può dire. Solo ulteriori studi, magari su scala nazionale, potranno confermare, o meno, i nostri risultati”.

E che correlazione esiste tra abitudine nell’adolescenza e consumo dell’adulto?

“Questo è il punto – ricorda Campanozzi – non lo sappiamo. Bisognerebbe studiare nella stessa popolazione se in età adulta la caffeina venga assunta in maggiori quantità rispetto a chi, da adolescente, non ne faceva uso”.  Questi risultati, conclude il pediatra, “potrebbero essere usati per avviare una campagna sulla consapevolezza sui consumi, che si concentri su una diminuzione di caffeina bevuta tra i più giovani”.

Maurizio Paganelli

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