MILANO – Recita la Bibbia che Gesù sia riuscito a trasformare l’acqua in vino: un vero e proprio miracolo difficile da replicare. Ma un bravo barista, saprà trasformare l’acqua in un buon caffè: niente di sovrannaturale, ma tanta professionalità dietro alla tazzina, per ottenere un risultato più che discreto. Sembra banale, ma spesso nei bar italiani si parla proprio di miracolo quando si trova un espresso che non sappia di bruciato, è vero o no? Invece sarebbe sufficiente mettere in pratica alcuni accorgimenti, dalla pulizia della macchina alla scelta della materia prima, settando bene l’attrezzatura, per portare al bancone un buon risultato.
Prendiamola sul ridere con questa immagine che scherza proprio su questa fase della filiera, spesso sottovalutata dai nostri operatori.
Acqua in caffè: non è mica una cosa divina
Per cui rimaniamo terreni, ricordando però che la formazione del barista dietro alla macchina per espresso può fare davvero la differenza. Non c’è bisogno di esser Gesù per saper trasformare l’acqua in caffè! E se il buongiorno si vede dal mattino, allora anche l’espresso ha il suo ruolo decisivo per scongiurare false partenze.