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martedì 03 Dicembre 2024
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ACQUA – Dilagano menù e consigli per l’acqua minerale E l’espresso italiano resta, anche in questa moda, il grandedimenticato In un libro 280 giudizi sulle diversità e il primo acqua bar apertio a Roma

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MILANO – Mentre rombavano i preparativi per il cenone di Capodanno e i trionfi di salumi, pat‚, lasagne, cotechini e lenticchie di mezzanotte, c’era chi si occupava dell’acqua. Nessuno del caffè: grande protagonista della notte, come sempre, quando si vuol tirare in lungo da svegli. Così un gruppo che si è autoproclamato

Progetto acque per le feste si è presentato così: «Chi ha a cuore il benessere dei propri ospiti, o dei clienti che hanno prenotato un tavolo a ristorante, non può esimersi dal proporre la giusta acqua che darà più gusto e digeribilità a ciò che abbonda sulla tavola».

I pionieri del progetto puntano “a valorizzare il mondo delle effervescenti naturali delle oligominerali italiane, insieme al patrimonio di storiche sorgenti, attraverso iniziative di analisi sensoriale delle acque e di degustazioni all’insegna della ricerca di odore, colore, e sapore nella bevanda che soltanto nei vecchi sussidiari non ha alcuna di queste proprietà”.

“Negli ultimi cinque anni sono aumentati gli acquisti di minerali in bottiglie (in modo inspiegabile, per le associazioni dei consumatori e chissà perché proprio soltanto in Italia dato che la cosiddetta acqua del sindaco è supercontrollata e sempre buona) – ha detto la biologa Gabriella Belisario – cresce l’interesse dei consumatori per ciò che distingue un’acqua dall’altra, per la capacità di esprimere il territorio attraverso specifiche componenti chimico-fisiche che ben raccontano le rocce e i sedimenti incontrati nel tragitto dalla falda alla sorgente.

Un territorio che consente poi armoniosi abbinamenti ai piatti locali e varietà nel piacere di dissetarsi, con la bevanda più eterogenea nella sua naturalezza. Le modalità di consumo delle acque considerate al plurale giungono ora a conferire lo status di consumatore a chi sceglie consapevolmente una particolare tipologia di questa bevanda e non la considera una semplice commodity per togliere la sete.

«Acqua delle Feste, che secondo il fondatore dell’Italian language intercultural alliance sbarcherà presto negli Stati Uniti, è un itinerario a più tappe alla riscoperta dell’elemento-alimento più vivo e semplice del nostro nutrimento che viene degustato in pubblico per far conoscere ciò che distingue un’acqua piatta, oligominerale, da un’effervescente naturale, e le specifiche capacità di dissetare, sgrassare, facilitare digestione e diuresi.

Il progetto è affiancato dal volume ‘Le acque minerali”, edito da Gribaudo, che raccoglie 280 giudizi di degustazione, praticamente un campione quasi totale delle acque del Paese, è stato presentato nel primo acqua-bar d’Italia, l’Acqua Negra, aperto nel cuore di Roma, a pochi passi dall’acquedotto Vergine.

“La possibilità di trovare un giusto connubio tra acqua e buona tavola è una buona notizia per chi cerca sollievo dopo l’abbuffata di fine anno – ha detto uno dei due autori del libro, Giulio Somma – e per gli astemi che finalmente potranno frequentare, come impone la moda, un corso di degustazione”.

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