MILANO – È ormai in dirittura d’arrivo il nuovo accordo di libero scambio tra Ue e Messico. Manca ormai solo il passaggio del “legal scrubbing” (trasposizione legale dei testi), affinché l’accordo quadro possa ritenersi chiuso.
Secondo gli esperti, il nuovo testo presenta importanti opportunità per l’export italiano. Discreta la quota dei prodotti Ig (ovvero quelli tutelati dai marchi europei d’origine geografica) che entrerebbero nell’accordo. Si parla di 340 specialità tradizionali.
Importanti benefici occupazionali
Latte in polvere, carne di maiale, caffè torrefatto e cioccolata – spiega un’analisi della Cia-Agricoltori Italiani – godranno dell’abbattimento delle tariffe. Tra gli altri prodotti contemplati nell’accordo, anche il succo d’arancia e il miele.
Ricordiamo che, in base all’accordo di libero scambio tra il Messico e l’Unione europea (FTA UE-MX) nel 2000, il caffè è tra i prodotti agroalimentari che il Messico può esportare senza dazi doganali verso l’UE.
Da Bruxelles – prosegue la Cia- segnalano che il nuovo scenario produrrà benefici occupazionali. Stimando oltre 400 mila posti di lavoro nel settore delle esportazioni, integrando il lavoro fatto nel negoziato definito nel 2000.
Appare prematuro prevedere l’effetto dell’accordo per l’agroalimentare italiano -sottolinea la Cia. L’approccio deve essere però quello di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Anche se diversi nostri prodotti di punta, potranno entrare negli scambi in regime di coesistenza con altri prodotti non tutelati.