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martedì 05 Novembre 2024
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E all’Accademia del caffè espresso trovate 2.500 mq di formazione d’eccellenza

L'offerta formativa si struttura su più livelli e offre nozioni di base e approfondimenti sia per appassionati sia per professionisti, basandosi su due modelli di didattica: experience e corsi. Le prime si articolano in mini-corsi della durata di un'ora circa che permettono un approccio introduttivo con il complesso mondo del caffè

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PIAN DI SAN BARTOLO (Firenze) – Condividiamo ancora dall’inserto Economia dei quotidiani Il Giorno di Milano, La Nazione di Firenze, Il Resto di Carlino di Bologna, firmato da Lisa Ciardi, il racconto del centro di formazione e cultura fondato da La Marzocco: l’Accademia del caffè espresso, nel vecchio stabilimento a Pian di San Bartolo, è diventato in pochi anni dalla sua inaugurazione, un punto di riferimento per appassionati e professionisti che vogliano conoscere meglio le parti che compongono la filiera.

Accademia del caffè espresso: il punto La Marzocco sulla formazione

Un’Accademia dedicata al caffè espresso, alla sua storia, cultura, tradizione. Un luogo dove scoprire saperi e sapori che si nascono dietro al gusto di un’ottima tazzina. E’ nata dalla volontà dell’azienda La Marzocco. E’ nata dalla volontà dell’azienda La Marzocco, che ha così recuperato e valorizzato la sua storica fabbrica, estesa su 2.500 metri quadrati, a Pian di San Bartolo (Firenze). Obiettivo dell’Accademia è essere un punto di riferimento per studi, ricerche e approfondimenti. Un modo per creare un ponte ideale che metta in connessione produttori e consumatori nella costruzione di un sistema virtuoso e sostenibile, di cui tutti gli attori della filiera possano beneficiare.

Nel 2020 il centro ha inoltre avviato un progetto di ricerca insieme al celebre neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, direttore di Pnat (spin-off accademico dell’Università di Firenze ad Enea, l’angenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico – sostenibile). Il progetto durerà tre anni e avrà l’obiettivo di analizzare la pianta del caffè in tutte le sue componenti.

Ampia anche l’offerta formativa dell’Accademia del caffè espresso La Marzocco

Che si struttura su più livelli e offre nozioni di base e approfondimenti sia per appassionati sia per professionisti, basandosi su due modelli di didattica: experience e corsi. Le prime si articolano in mini-corsi della durata di un’ora circa che permettono un approccio introduttivo con il complesso mondo del caffè: dal cupping alla latte art, dall’estrazione dell’espresso alle basi della tostatura e del processing. Insomma, tutti i passaggi, dalla lavorazione del chicco al suo approdo nella tazzina.

I corsi, della durata di quattro ore, sono invece pensati come percorsi di approfondimento sul caffè. Fra i temi affrontati: la storia del caffè, la sua lavorazione, analisi sensoriale e arte, o ancora scienza dell’estrazione dell’espresso. Proprio per il suo ruolo centrale nel diffondere la cultura del caffè, l’Accademia ha recentemente ottenuto il titolo di Premier campus Sca (Specialty coffee association) e, a partire da marzo 2022, vedrà erogare corsi Sca e Cqi, percorsi riconosciuti a livello internazionale per la formazione e certificazione sul caffè. I primi saranno i moduli barista e brewing, in collaborazione con Alessandro Galtieri.

A completare l’offerta, c’è anche un museo dedicato al caffè

L’aerea espositiva è un viaggio spettacolare, informativo e interattivo, nel complesso e affascinante mondo dell’espresso. Un percorso per scoprire come dentro a ogni tazzina si celino elementi di storia, tecnologia, botanica, agronomia oltre alle implicazioni legate alla sostenibilità sociale e ambientale della materia prima. Per il visitatore tatto, vista, udito e gusto si alternano in un percorso espositivo adatto a tutti.

Dal 18 marzo infine, l’Accademia del caffè espresso La Marzocco ospiterà la mostra “Viaggio nella terra del caffè” nata dalla collaborazione tra il Museu do Cafè di Santos e l’Ambasciata del Brasile a Roma. La mostra racconterà la storia dell’emigrazione italiana in Brasile, un flusso migratorio che negli ultimi decenni dell’Ottocento ha contribuito in grande misura allo sviluppo e al successo della cafficoltura brasiliana.

 

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