MILANO – Il caffè non fa male all’organismo: le evidenze scientifiche a riguardo si sprecano, così come quelle che hanno dimostrato come questa bevanda sia all’opposto, un alleato contro patologie più gravi. L’importante in ogni caso, è non trasformarlo in un’abitudine eccessiva: si sa, il troppo stroppia. Da news24web.it, leggiamo cos’altro ha aggiunto la ricerca scientifica sul consumo di caffè, tra abuso e uso.
Abuso di caffè? Parla la scienza
Cosa ha messo in luce uno studio condotto da Laura Juliano dell’American University: l’assunzione quotidiana di caffè e quindi della caffeina, può assumere le caratteristiche di una vera e propria dipendenza senza che il soggetto stesso riesca a rendersene conto.
Il problema in particolare si pone quando la dipendenza riguarda persone che già hanno dei problemi di salute. Quali disturbi della coagulazione o patologie cardiache, o comunque situazioni di vulnerabilità nel caso ad esempio delle donne in gravidanza.
Abuso di caffè da parte degli adulti
In alcuni adulti infatti l’assunzione abituale di caffeina può dare proprio sintomi di astinenza. In base allo studio, che coincide con l’orientamento espresso dall’Efsa, l’istituto europeo per la sicurezza alimnetare che ha sede a Parma, gli adulti sani non dovrebbero consumare più di 400 mg al giorno di caffeina, le donne incinte dovrebbero ridurne il consumo fino a 200 mg al giorno, mentre chi soffre di disturbi quali ansia, problemi cardiaci o urinari, pressione sanguigna elevata dovrebbe ridurne notevolmente il consumo.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal Caffeine Research.