MILANO – Criteo, una delle principali piattaforme di retargeting personalizzato, ha analizzato i propri dati per comprendere come la situazione di emergenza stia rivoluzionando il mondo del retail e le abitudini dei consumatori. Gli insight provengono da un panel composto da più di 80 Paesi e da due miliardi di eShopper. Un cambiamento si è registrato alla materia prima che sta a cuore ai nostri lettori: il caffè, è un prodotto che è aumentato dal punto di vista degli ordini online del 101% rispetto a marzo 2019. Ecco i dati specifici dal sito blog.boraso.com.
Abitudini nuove, di seguitole evidenze emerse per quanto riguarda il panorama italiano:
L’interesse degli articoli per i cani e in generale per gli animali domestici ha subito un incremento notevole raggiungendo rispettivamente del +995% e +679% nelle vendite.
I prodotti appartenenti alla categoria “dolci e cioccolata” hanno registrato un aumento nelle vendite di +736% rispetto alle prime quattro settimane di gennaio.
La vendita di indumenti casual e per la notte sono aumentate del +55%.
Notevole aumento anche per i prodotti della categoria Fitness che hanno registrato +533%.
Per combattere la noia e l’isolamento, gli italiani hanno speso di più in prodotti e servizi che li aiutano nell’intrattenimento e a restare in contatto: le vendite di software per videogiochi, per esempio, sono aumentate del +146%.
Qual è lo scenario per il turismo in Italia?
Il turismo sarà, con molta probabilità, il settore maggiormente colpito dagli effetti che il Covid-19 sta avendo sulle abitudini delle persone.
Uno studio pubblicato nel mese di marzo da Thrends Tourism & Hospitality Analytics, stima un calo della domanda per le strutture ricettive tra il -45% e il -55%; percentuale che dipenderà da come evolveranno durata e misure di lock-down. Si tratta di un calo significativo che non ha precedenti storici.
Alcune delle principali cause che porteranno a una riduzione dei volumi totali di domanda in questo settore, al di là dell’effettivo termine delle misure restrittive, risultano essere la riduzione del monte ferie e della capacità di spesa.
Di seguito riportiamo alcune stime relative al calo delle presenze per l’anno 2020 suddivise per le principali tipologie di destinazione
Destinazioni di mare: per il primo mercato per presenze in tutta Italia si stima una riduzione dal -43% al -50%.
Città d’arte: insieme alle località marittime, si tratta della categoria più rilevante per il settore turistico italiano. In questo contesto si stima un calo tra il -50% e il -60%.
Destinazioni di montagna: il forte calo per questa categoria ha interessato principalmente l’ultimo periodo della stagione invernale. Tuttavia si stima una riduzione delle presenza alla fine dell’anno tra il -40% e il -45%.
Laghi: solitamente le destinazioni di questa tipologia registrano i principali volumi tra la primavera e l’estate; in questo scenario si stima una riduzione delle presenza tra il -56% e il -66%.
Come sta evolvendo il mondo eCommerce?
Il panorama dell’eCommerce sta cambiando notevolmente da quando sono state imposte le misure di lock-down che hanno comportato la chiusura di punti vendita “non essenziali”. I consumatori si “spostano” online alla ricerca di prodotti alimentari, per la casa e per l’intrattenimento.
Stackline, una retail intelligence & software company di Seattle, ha recentemente pubblicato una classifica delle categorie eCommerce in aumento e in calo. Ecco alcuni degli insight rilevati:
Come confermato anche dallo studio Criteo, è in aumento l’interesse per i prodotti per lo sport in casa casa. Tra cui pesi, accessori fitness e attrezzature per lo Yoga. Dall’altra parte, accessori come le borse da palestra e prodotti per sport all’aria aperta stanno subendo un calo nelle vendite.
Le persone che hanno la possibilità di lavorare da casa, cercano di creare le condizioni ideali per il lavoro acquistando quindi monitor, tastiere, mouse e sedie da ufficio.
Il drastico calo dei viaggi sta causando una riduzione delle vendite di valigie, accessori per il viaggio e abbigliamento tipico da vacanza come costumi da bagno e sandali.
Anche le categorie di abbigliamento formale, tra cui abiti da sposa e da cerimonia, sono in declino in quanto molte coppie sono costrette a rinviare il proprio matrimonio.