ARGENTA, Ferrara – La scuola come ponte tra diverse esperienze e tradizioni. Ecco allora che anche un caffè e un tè diventano un momento interculturale, di accrescimento e di conoscenza reciproci.
È l’esperienza che ha vissuto un gruppo di studenti dell’istituto d’istruzione secondaria di Argenta-Portomaggiore.
Da un’idea nata dalle docenti Daniela Etro e Alessandra Ferlini assieme alla professoressa Teresa Fortunato, cinque studenti – un ragazzo romeno, uno moldavo, un tunisino, un tedesco e un napoletano – che fanno parte della classe quarta A indirizzo sociosanitario dell’Ipsia di Argenta, hanno voluto condividere usi e costumi delle proprie terre insieme ai compagni di classe, degustando un caffè ed un tè come si usa fare dalle loro parti.
Un modo originale per aggregare ancora di più i ragazzi, parlando di alimentazione, di caffè e di tè.
In quella che è stata una vera e propria lezione ma nello stesso tempo un momento di conoscenza reciproca.
Infatti, dopo una parte teorica concernente l’origine, le peculiarità delle piante di caffè e tè e i loro effetti sull’organismo, si è passati ad analizzare le modalità di consumo nei Paesi d’origine dei cinque studenti.
Dal caffè romeno aromatizzato al limone e cannella al caffè spagnolo imbevuto di alloro, a quello napoletano fatto con la “cucumella”.
Dal tè marocchino aromatizzato alla menta a quello pakistano macchiato con il latte e a tanti altri ancora.
Una lezione seria, coinvolgente, fondata sulla reciprocità di valori e sulla condivisione di esperienze, che lascerà un ricordo indelebile tra i ragazzi: quello di una lezione all’aroma di caffè e al sapore di tè.