venerdì 27 Dicembre 2024
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“A scuola di bar”, così si gestiscono i locali in tempo di crisi

Ha condotto la giornata di alta formazione, aperta a tutti, sarà Tommaso Pieri, autore del libro “Il mio bar cavalca la crisi”, barista e bar manager fiorentino laureato in storia del cinema, che ha servito 420mila cocktail

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Lunedì 26 Ottobre, dalle ore 14 alle ore 18, presso Cescot di Firenze, Piazza Pier Vettori 8-10 si è tenuta una giornata di alta formazione per capire come aprire e gestire un bar in tempo di crisi: è questa la proposta di “A scuola di bar”.

A condurre l’incontro è stato Tommaso Pieri, barista e bar manager fiorentino, laureato in storia del cinema, che ha servito 420mila cocktail e che è autore del libro “Il mio bar cavalca la crisi”, da poco edito da Goware e PS editori.

In 4 ore, si è parlato di bar management, gestione creativa del bar, progettazione di spesa e prezzi di vendita dei prodotti e di compilazione del menu. Si sono così affrontate le criticità dell’imprenditoria di oggi, soprattutto del settore bar e ristorazione.

Ha detto Tommaso Pieri: “Per iniziare a cavalcare questa benedetta crisi tutti insieme, abbiamo deciso, con Cescot (di cui sono uno dei docenti), di aprire per un giorno la scuola a tutti e invitare gli operatori professionali a una lezione gratuita mettendo a disposizione le mie capacità professionali, legate alla gestione del bar. Spero così di creare un tavolo di lavoro tra colleghi, che troppo spesso si sentono abbandonati a loro stessi”.

Tommaso Pieri, nato a Firenze nel 1977, è un bar manager con esperienza internazionale. Ha una laurea in storia del cinema, un master in bar management, un’accademia per sommelier della birra, 34560 ore di lavoro all’interno di bar, 1.050.000 birre spillate, 420.000 cocktail serviti, per un totale, goccio più goccio meno, di 7.350.000 euro prodotti, 15 anni di locali diretti con immodeste fortune, 2 bar aperti e venduti, con alterne sorti.

Se la prima volta non si scorda mai, la sua storia con i bar è sicuramente una grande storia d’amore, che lo ha portato attraverso una doverosa gavetta, fino a dirigere locali, in Italia e all’estero.

Negli ultimi anni cerca di trasmettere la sua passione con consulenze e corsi di formazione per professionisti del settore. Parallelamente, ha intrapreso un percorso personale all’interno del comparto della birra, che lo ha portato a lavorare, come formatore (per il servizio, gli abbinamenti e la degustazione) per numerose aziende.

Il mio bar cavalca la crisi

Tommaso Pieri ha scritto un libro da manuale, quasi un romanzo, contro la crisi economica e in aiuto di chi, ragazzi, pensionati, ex laureati e post diplomati, avessero voglia di aprire un “bar”. Quante volte, oggi, si sente dire “mettiamo su un’attività in Venezuela, in quell’isola laggiù, dove le tasse costano meno”. E il libro spiega proprio questo: come aprire un bar, in che modo e senza spendere troppo e le regole fondamentali per guadagnare con una esercizio commerciale.

Questo libro è un viaggio all’interno della meravigliosa e curiosa vita dei baristi, a metà tra imprenditori e cultori della materia. E’ un saggio e allo stesso tempo un corso di management.

E’ frutto di studi approfonditi dell’autore, sui vari aspetti di tutto ciò che concerne il mondo del bar e del consumo fuori casa, soprattutto in questa congiuntura socioeconomica chiamata ”crisi”.

Strutturato come un corso teorico-pratico, ma scorrevole come una chiacchiera da bar, è un valido aiuto lavorativo a chi ogni giorno intraprende un’attività nel mondo della ristorazione. Una guida, senza troppi peli sulla lingua.

“Se hai un bar – scrive Pieri nel libro – o un ristorante e trovi difficoltà a tirarci su lo stipendio a fine mese, se vuoi aprire un bar ma ne sai poco, se lavori nei bar e nei ristoranti e vorresti progredire nelle tue competenze per diventare un manager e aumentare anche le possibilità di guadagno, se volessi seguire un corso di bar management ma non ne hai mai avuto il tempo, questo è il libro che fa per te. La peculiarità del libro, della mia visione aziendale, è che il management della ristorazione sia qualcosa di creativo, che deve creare un valore, che trascenda il semplice valore economico di una tazzina di caffè o di un bicchiere di vino. Imprendere in maniera creativa (creare valore) significa mettere al centro di tutto le persone e rispettare le 5 regole del successo, che elenco nel libro. Questo è ciò cui deve tendere un manager moderno. Dovevo scriverlo: ho il sogno di un mondo pieno di bar ben gestiti e accoglienti”.

Il libro è diviso in una prima parte con i “Fondamenti del management per la ristorazione”, e la seconda “Il ruolo della creatività”. Si trova in vendita nelle librerie di Firenze, on line su Amazon, sia in formato digitale che cartaceo.

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