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venerdì 22 Novembre 2024
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Il prezzo dell’espresso corre in Italia: Trento record con 1,25€

Giorgio Vargiu, presidente Adiconsum siega le ragioni, che valgono per tutta l'Italia: "In generale tutto il settore della ristorazione e del food sta registrando in Sardegna sensibili rincari. Questo perché il caro-bollette aggrava i costi energetici in capo a gestori di bar e ristoranti, costi che vengono poi scaricati sui consumatori attraverso i listini al dettaglio. Anche le materie prime, dal caffè allo zucchero al latte, risultano più costosi, determinando quindi aumenti che rendono più salata per i consumatori sardi la colazione o la pausa caffè al bar".

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MILANO – L’aumento delle bollette colpisce tutta Italia e anche i bar della Sardegna. I prezzi del caffè, del cappuccino e dei cornetti salgono vertiginosamente – fenomeno che riflette il generale rincaro che coinvolge tutto lo Stivale -. Come vedremo in tettaglio più avanti la città della Sardegna che più ne risente è a nord, Sassari: l’espresso è aumentato del 9,4% con la spesa media di 1,16 euro per un caffè. Ma i rincari sono generalizzati e riguardano tutto il Paese.

Cominciamo dal quadro generale

Sì perché corre sempre più veloce il prezzo della tazzina di caffé, con l’espresso che raggiunge nei bar prezzi sempre più alti e rincari in alcuni casi a due cifre rispetto al 2021.

Assoutenti, l’associazione dei consumatori sul suo sito internet ha stilato la mappa dei prezzi dell’espresso nelle principali province italiane. Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021. A Trento, Bolzano e Cuneo l’espresso più “salato”

La palma del caro-caffè spetta al Trentino Alto Adige, con i bar di Trento che vendono l’espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano. Anche a Cuneo il caffè costa 1,24 euro.

A Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia costa 1,20 euro

In tre province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso raggiunge la soglia di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia), mentre a Padova e Vicenza il prezzo medio è di 1,19 euro.

A Messina e Napoli quello meno caro

Il caffè più economico d’Italia – sempre secondo Assoutenti – è quello servito dai bar di Messina (0,89 euro), seguita da Napoli, città dove l’espresso è una tradizione storica (0,90 euro) e da due province calabresi (Reggio Calabria e Catanzaro, 0,92 euro).

Il confronto tra Nord e Sud

Secondo i dati di Assoutenti la mappa dei prezzi del caffè registra differenze considerevoli dei listini tra Nord e Sud Italia. Infatti costa a Trento addirittura il 40,5% in più di Messina, pur essendo il medesimo prodotto e realizzato allo stesso modo.

Sempre l’associazione dei consumatori ha poi messo a confronto i listini attuali con quelli in vigore lo scorso anno: si scopre che per il caffè al bar i rincari dei prezzi sono generalizzati e raggiungono quota +16% a Pescara, +15% a Catanzaro, +13,6% a Cosenza, +13,5% ad Alessandria, +12,8% a Bari, +12,7% a Cuneo.

Solo 5 province, Napoli, Biella, Lucca, Novara e Macerata, hanno mantenuto stabile il prezzo medio del caffè, mentre in tutte le altre città italiane si registrano aumenti anche pesanti.

A Sassari l’espresso più costoso della Sardegna

Ma il caro bollette energetiche si abbatte anche sulla colazione e lo spuntino al bar dei sardi, con i prezzi di caffè, cappuccino e panini che schizzano in alto. E Sassari è la città della Sardegna che registra i rincari maggiori, con l’espresso aumentato del 9,4%.

A diffondere i dati sull’impennata dei prezzi dovuta all’aumento del costo dell’energia e quindi delle bollette, è sempre l’associazione Adiconsum, che sulla base dei dati Mise ha svolto una indagine sui listini praticati dai bar di Sassari e Cagliari per capire come siano cambiati i prezzi al dettaglio nell’ultimo anno.

Nei bar di Sassari, nel 2021, un caffè costava in media 1,06 euro, 1,29 euro il cappuccino e 3,22 euro un panino. Oggi sempre a Sassari per un espresso si spendono in media 1,16 euro, con un aumento del +9,4% in un solo anno, per il cappuccino 1,40 euro (+8,5%) e 3,92 euro per un panino (+21,7%).

Situazione molto diversa a Cagliari: il prezzo del caffè si è mantenuto pressoché costante (da 1,06 euro a 1,07 euro) mentre è cresciuto il costo di un cappuccino: da 1,26 a 1,30 euro, +3,2%.

“In generale tutto il settore della ristorazione e del food sta registrando in Sardegna sensibili rincari – spiega il presidente Adiconsum, Giorgio Vargiu – Questo perché il caro-bollette aggrava i costi energetici in capo a gestori di bar e ristoranti, costi che vengono poi scaricati sui consumatori attraverso i listini al dettaglio.”

“Anche le materie prime, dal caffè allo zucchero al latte, risultano più costosi, determinando quindi aumenti che rendono più salata per i consumatori sardi la colazione o la pausa caffè al bar”.

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