REGGIO EMILIA – “Chi ancora non ci conosce entra per un caffè, poi si guarda intorno e ci domanda: ma quella lana è per arredamento o davvero la vendete?”.
E’ in effetti un bar molto particolare (FOTO IN ALTO) quello che ha aperto a Reggio Emilia tre mesi fa: si chiama “Misterlino – Officina lana caffè” ed è a tutti gli effetti un knit cafè, un locale cioè dove sì, si degusta un buon tè o una cioccolata, ma dove al rumore di sottofondo delle tazzine si unisce quello dei ferri da maglia e dell’uncinetto e il bisbiglìo di persone che chiacchierano.
“Ci sono anche clienti ormai affezionati che sono più esigenti sul tipo di filato che non sulla tostatura del caffè”, ammette Lino Alberini, all’anagrafe torrefattore, ideatore del progetto e proprietario di altri due locali a Parma.
Nel suo bar si organizzano corsi (“nel 90% dei casi gratuiti”) per avvicinare al mondo della maglia anche chi è curioso ma senza esperienza.
“Così come le edicole non vendono più solo giornali, e le tabaccherie sigarette, il bar si è aperto ai libri e ora anche ai filati. La tazzina di caffè non è il fine, ma un mezzo”