RAVENNA – Niente telefonate, messaggi o facebook per godere in santa pace della colazione o di un veloce spuntino. Chissà quanti riusciranno a farlo. L’idea è venuta alle titolari del Caffé dell’Antica Zecca, Silvia Lilli e Giorgia Camgi, che si trova nella piccola strada che collega via Diaz a via Mariani.
«Lo spunto – racconta Silvia, che gestisce il locale insieme alla collega dal 2014 – mi è venuto leggendo alcuni articoli che raccontavano di ristoranti in cui i titolari avevano chiesto ai clienti di rinunciare al cellulare durante la cena o il pranzo. Ho pensato che avremmo potuto provare a farlo anche noi».
C’è voluto un po’ per decidere quali potessero essere le modalità migliori, per capire i giorni e la fascia oraria più adatti.
«A pranzo – continua la donna – ci è sembrato un po’ difficile da realizzare, perché molti anche nello stacco continuano a lavorare, e lo fanno con il cellulare. Anche l’aperitivo risultava problematico, perché è l’occasione per chiamare gli amici, magari mettersi d’accordo su cosa fare dopo». Così alla fine le due ragazze hanno scelto il sabato mattina, dalle 11 alle 13. Chi deciderà di rinunciare al cellulare durante la colazione o lo spuntino, potrà usufruire del 10% di sconto.
«Abbiamo creato un cestino – spiegano – con all’interno diversi prodotti da mangiare più una bevanda. Lo sconto vale se l’intera tavolata, che si tratti di due, tre o quattro persone non importa, è disposta a consegnarci il telefonino». Che, assicurano le titolari del bar, verrà custodito insieme ad un documento, per evitare confusione al momento della restituzione. Il cestino della merenda, così lo hanno chiamato, ha il costo di 10 euro.
«I clienti in quella fascia oraria– assicura Silvia Lilli – non sono certo obbligati ad aderire. Però chi ha voglia ha questa possibilità. Il sabato mattina ci sembrava un buon compromesso, e anche un momento nel quale le persone possono permettersi di rilassarsi». L’iniziativa è partita lo scorso sabato e i clienti abituali, precedentemente informati, hanno accolto l’idea con entusiasmo.
Non tutti sono schiavi del telefonino
Insomma è un sistema per dimostrare che, forse, quella nei confronti del telefonino non è poi una schiavitù. Almeno non per tutti.
«Per ora – conclude Silvia – siamo partiti. Poi estenderemo ulteriormente l’iniziativa. E siamo proprio curiose di vedere come sarà accolta la nostra proposta».