GINEVRA – Abituati a occuparsi di cibo e locali gourmet anche con la collana Restaurant journals, ora i taccuini Moleskine mettono fisicamente piede nei bar, con l’apertura della prima insegna Moleskine cafè all’aeroporto di Ginevra, in collaborazione con Caviar House Airport Premium (Chap).
La filiale di Caviar House & Prunier, che opera attraverso la marca omonima, e poi con i brand Seafood Bar e Montreux Jazz Café cura la parte food anche se il marchio di taccuini ha messo la sua impronta sia sui menù, sia sui tipi di cafè sia sul layout dei luoghi, con un piccolo spazio vendita dedicato ai best seller Moleskine e alla linea traveller.
«Non mi dispiace definire il Moleskine Cafè un’alternativa contemporanea agli Starbucks», racconta a ItaliaOggi l’a.d. dell’azienda, Arrigo Berni. «Anche noi vogliamo dare un’atmosfera di casa ma fuori casa. Abbiamo studiato tutto, dalle miscele di caffè ai codici Moleskine da abbinare a tavola: le tazzine usa e getta hanno il tratto di Carlo Stanga (l’illustratore che ha curato il libro I am Milan), mentre i menù sono scritti sui nostri cahier, un classico ormai in tanti ristoranti».
Tutto all’interno del Moleskine cafè di circa 80 metri quadrati, situato dopo il check in, riconduce al marchio: «I codici bianco e nero, le miscele vendute a marchio oltre ovviamente ai prodotti», dice l’a.d.
Quella dei cafè è un’impresa meditata dall’azienda quotata nel segmento Star di Borsa Italiana, anche perché dal progetto pilota sul Lago Lemano potrebbe dipanarsi un nuovo business per il marchio a seconda dei risultati e degli spazi in location a livello globale.
«Abbiamo seguito le tendenze del mercato retail e la crescita dei cafè come luoghi alternativi all’online per offrire un’esperienza di brand a 360 gradi», aggiunge Berni, «senza contare che il target dei viaggiatori è quello che di solito compra prodotti Moleskine, mentre nello scalo di Ginevra, secondo nostre ricerche, si registra la più alta spesa pro capite nell’esperienza di shopping».