CAGLIARI – Nel capoluogo dell’isola sarda tutto comincia a muoversi compatibilmente con le nuove misure di sicurezza da rispettare. La ripresa passa anche con la riconquista di una vecchia abitudine consolidata nella quotidianità di tutti nell’epoca pre-Covid-19: il rito della tazzina riprende il suo spazio al bancone e tra i tavoli. Un’emozione così forte, da esser vissuta come una vera e propria celebrazione. Leggiamo la notizia da ansa.it.
Cagliari: l’espresso come lo spumante a capodanno
Anche sotto la pioggia Cagliari riprende lentamente a correre. E il capoluogo riparte soprattutto dai bar: davanti al mercato di San Benedetto non ci sono più come tre mesi fa gli assalti al bancone di inizio e metà mattina, ma qualcosa ricomincia a muoversi.
Ingresso con la mascherina, un passaggio al nuovo rito del liquido igienizzante e poi di nuovo, come prima, davanti alla tazza di cappuccino con pasta. Certo, non è ancora normalità: il giro d’affari non è certo quello di gennaio e febbraio, ma per molti titolari il primo caffè è diventato una sorta di ‘brindisi’ di inizio anno con i clienti.
Riaperti anche i negozi di abbigliamento e i grandi magazzini, anche con le prime offerte e le prime vetrine con i colori delle collezioni primavera estate
Qualcuno non aveva ancora rialzato le serrande nonostante il via libera della Regione di qualche giorno fa. A pieno ritmo – ma anche in questo caso niente ressa in ossequio alle nuove regole – pure estetisti e parrucchieri, nonostante il lunedì sia il tradizionale giorno di chiusura. Tra le riaperture spiccano quelle delle agenzie di viaggio. Con la speranza che i più ottimisti inizino a pensare alle vacanze.
E ricominciano anche i negozi di dischi (a Cagliari uno solo): molti titolari, in tutta Italia, si aspettavano di essere associati alle librerie per la apertura anticipata. E invece sono rimasti al palo sino all’ultimo.