domenica 22 Dicembre 2024
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A Battipaglia riapre il Caffè 21 marzo di don Ciotti, bene sequestrato alla criminalità

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BATTIPAGLIA (Salerno) – Il caffè di don Ciotti riaprirà presto i battenti a Battipaglia. Risolte le lungaggini burocratiche, il Comune ha finalmente deliberato sull’affidamento del bene confiscato alla criminalità organizzata.

Lo rende noto Il Mattino. Con il progetto “Caffè21Marzo 2.0” – scrive Marco di Bella sul quotidiano napoletano – la Cooperativa Sociale Freedom si è infatti assicurata, almeno provvisoriamente, la gestione del bar.

Lo ha finalmente messo nero su bianco l’Ufficio tecnico del Comune di Battipaglia, all’indomani degli articoli di stampa che avevano sollevato il caso.

Chiuso ormai da sei mesi, dell’esperienza innovativa che aveva rappresentato il Caffè 21 marzo sembrava essersi persa traccia. Eppure, la procedura di affidamento c’era e prevedeva che le offerte pervenissero entro l’11 luglio di quest’anno.

Da allora, però, si è dovuto attendere che gli Uffici terminassero tutti gli adempimenti.

«Sappiamo che non ci sono problemi sull’offerta, non capiamo perché non si riesca a chiudere – aveva detto Riccardo Christian Falcone, referente provinciale dei beni confiscati di Libera – È arrivato il momento di imprimere una svolta, perché un bene confiscato non può restare chiuso per sei mesi».

Il Caffè 21 marzo, del resto, aveva rappresentato un primato per Battipaglia e per l’intera provincia. Primo bene confiscato alla criminalità, nell’immenso patrimonio esistente a Battipaglia, e riassegnato alla collettività nel territorio salernitano.

Anche per questo, all’inaugurazione era arrivato proprio il Presidente di Libera, don Luigi Ciotti.

Per tre anni, al suo interno, si sono susseguiti progetti sociali e iniziative di natura culturale, fra cui il doposcuola gratuito.

Scaduti i termini dell’affidamento, non essendo più prorogabili, il bar è stato chiuso e così è rimasto, fino a oggi.

Marco Di Bello

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