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mercoledì 02 Aprile 2025
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Michele Nardella, da anni alla direzione ICCO, in Costa d’Avorio: “Nella stagione in corso, le fave di cacao a 8.500 € alla tonnellata in media, +45% della precedente”

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Michele Nardella, direttore dell'ICCO (foto concessa)
Michele Nardella, direttore dell'ICCO (foto concessa)

MILANO – Con il mercato del cacao in mezzo ad una tempesta di rincari che mettono in difficoltà tutti gli attori della filiera, una guida d’eccezione direttamente dalla Costa D’Avorio è Michele Nardella, da anni alla direzione dell’area di ricerca statistica e econometrica dell’Organizzazione Internazionale del Cacao (ICCO).

Nardella, dato che il mercato del cacao è particolarmente instabile proviamo a fare una fotografia del presente?

“Nel corso della stagione in corso (1 Ottobre 2024 – 30 Settembre 2025), le fave di cacao sono state scambiate sui mercati internazionali mediamente a € 8,500 alla tonnellata. Questo valore è il 45% in più della stagione precedente, quasi il 220% in più registrato nella stagione 2022/23.

A dire il vero, il rapidissimo incremento dei prezzi è cominciato a fine marzo 2024. I volumi di produzione in Costa d’Avorio e Ghana, che rispettivamente rappresentano il 38% e il 12% dell’offerta mondiale, risultavano essere più o meno il 20% al di sotto delle aspettative di mercato. È importate notare come questo gap produttivo, avveniva in contesto di due stagioni consecutive caratterizzate da disavanzi.

Questi deficit di mercato sono stati causati sia dalle avverse condizioni metereologiche principalmente nell’Africa Occidentale, come pure alla diffusione di una fitopatologia virale – Cocoa Swollen Shoot Virus Disease (CSSVD). Essa porta alla morte degli alberi di cacao in 4 /5 anni e ad un dimezzamento delle rese nel primo anno.

Comunque, mentre nel caso della Costa d’Avorio, le informazioni sullo stato di diffusione di questa fitopatologia sono contrastati a tal punto che a tutt’oggi non è possibile dare una stima certa, il Cocoa Research Institute of Ghana (CRIG) ha affermato che nel corso degli ultimi anni circa 500k ettari di cacao – aventi una capacità produttiva di circa 250k t – sono stati infettati nella principale regione produttiva del Ghana.

Inoltre, il Ghana è afflitto da un’ulteriore problematica: la diffusione di piccole miniere illegali in aree dedicate alla coltivazione degli alberi di cacao (galamsey).

L’impennata dei prezzi del cacao ha avuto anche un effetto perverso sullo stesso mercato dei futures sul cacao. Molte posizioni short sono state chiuse in seguito all’aumento dei richiami di margine e dei rischi finanziari associati con essi. Inoltre, il disequilibrio e la tensione tra le posizioni short e long come pure la riduzione del numero totale delle posizioni hanno ulteriormente amplificato la volatilità sui mercati futures.”

Nardella: “Le nostre previsioni pubblicate nel nostro ultimo Bollettino trimestrali di statistiche sul cacao prevedono un’eccedenza di mercato alla fine della stagione corrente.”

“Da un lato, i raccolti in Costa d’Avorio e Ghana sono migliori rispetto a quelli alla stagione precedente. Un’incognita resta però l’andamento della raccolta nel corso della campagna piccola (Aprile – Settembre 2025). Una siccità prolungata avrà un impatto sicuramente negativo sulla produzione. Dall’altro, la domanda di prodotti semi-finiti di cacao è diminuita.

In primis, parte dell’aumento dei prezzi del cacao, è trasferito ai consumatori finali con una conseguente riduzione dei consumi. In secondo luogo, per contenere l’aumento dei costi di produzione, l’industria ha diminuito la dimensione delle porzioni (shrinkflation), cambiato la ricetta dei prodotti, e sostituito il burro di cacao con altri grassi di origine vegetale fino ad un massimo del 5% (direttiva 2000/36/CE).

Si noti però che non c’è nessun limite sulla sostituzione di burro di cacao in quei prodotti non etichettati come “cioccolato […]”.

Quindi, al termine della 2024/25 stagione, prevediamo che i volumi di fave cacao trasformati in prodotti semilavorati saranno all’incirca uguali a quelli registrati nella stagione 2019/20 che, come tutti ricorderanno, è stata caratterizzata dalla pandemia di COVID-19.

Detto questo i prezzi rimarranno elevati. Stimiamo che i volumi delle scorte mondiali siano pari al 38% della domanda annuale. Un volume decisivamente basso.”

Quali previsioni si possono fare per il futuro?

“I prezzi elevati stimolano da un lato l’adozione di migliori pratiche agronomiche che hanno un impatto positivo sulle rese, e dall’altro l’espansione delle aree coltivate a cacao laddove è possibile. Comunque, non è possibile immaginare nell’immeditato un ritorno dei prezzi ai livelli registrati nel corso della stagione 2022/23.

Un albero di cacao diventa produttivo dopo aver raggiunto i 3 / 4 anni di età. Quindi, ci vorranno degli anni per osservare un’inversione di tendenza. Questa previsione viene fatta assumendo che (1) le stime fatte dal CRIG sullo stato del CSSVD in Ghana siano accurate; (2) lo stato del CSSVD in Costa d’Avorio non desti preoccupazione; e (3) l’implementazione del regolamento dell’UE sulla deforestazione (EUDR) non limiti l’espansione delle aree produttive.”

Chi beneficia di questa situazione? I contadini hanno margini maggiori? Oppure no?

“Si, gli agricoltori stanno beneficiando da questa situazione di mercato. I prezzi a bordo campo sono raddoppiati rispetto alla stagione 2022/2023. Però gli aumenti percentuali dei prezzi non sono stati omogenei tra i vari paesi produttori. I prezzi nella Costa d’Avorio e nel Ghana sono regolamentati e stabiliti in base ai prezzi medi registrati nella stagione precedente.

Quindi, l’aumento dei prezzi a bordo campo in questi due paesi è più contenuto rispetto ad altri. Si tenga presente però che questa politica era stata introdotta per fissare i prezzi a bordo campo in un contesto di prezzi al ribasso. I vostri lettori troveranno maggiori informazioni sulla politica dei prezzi in Costa d’Avorio e Ghana sul nostro sito (https://www.icco.org/wp-content/uploads/Cocoa-Market-Report-September- 2024.pdf).”

Quindi in definita che cosa si può fare per approfittare la crisi? Comune supporta ICCO ad attraversarla?

“Durante le conference biennali con i paesi membri dell’ICCO, il segretariato ha da tempo posto l’attenzione sull’importanza di acquisire dati sulle piantagioni di cacao: estensione delle superfici coltivati, età degli alberi per ettaro e rese per classe di età: if you can’t measure, you can’t manage it. Queste informazioni però non sono spesso disponibili, e quando lo sono non sono accurate. Ci aspettiamo che l’ottemperamento dei paesi produttori di cacao alla EUDR migliori la situazione.

Inoltre, bisogna approfondire la ricerca sulle varietà di cacao più resistenti alle malattie, al cambiamento climatico. Stiamo per commissionare uno studio scientifico sul CSSVD, e valutando se sia opportuno partecipare a dei progetti di mappatura delle aree colpite dal CSSVD. Per questo ultimo però abbiamo bisogno dell’approvazione da parte del Consiglio dell’ICCO (tutti i rappresentati dei nostri 52 paesi membri).”

Fiuri Milano, specialty e fiori: “Ora trai due ci si divide il locale al 50% e 50%”

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Dentro Fiuri Milano (foto concessa)

MILANO – Caffè e fiori, o meglio, specialty e fiori: questo è Fiuri Milano dove Fernando e Laura hanno deciso di piantare le loro radici e crescere insieme in un’attività che unisce due materie prime, due attività apparentemente lontane tra loro e che al contrario funzionano bene.

Tutto parte dai fiori. Laura appartiene ad una famiglia di fioristi da generazioni. Poi, dopo un viaggio ad Amsterdam e la scoperta di una fioreria che conteneva al suo interno anche una piccola caffetteria, arriva l’idea di provare a fare qualcosa di simile, ma a Milano.

Fiuri nasce così nel 2018, come negozio di fiori dotato di un angolo caffetteria

“Desideravamo accogliere i nostri clienti abituali in attesa di essere serviti. Inizialmente si trattava di uno spazio accessorio che poi in poco tempo e senza che noi l’avessimo preventivato, ha preso piede in maniera esplosiva.”

Il locale è molto personale, dall’atmosfera casalinga, un po’ per contrapporsi a quella Milano che propone locali un po’ blasonati.

“Volevamo creare un ambiente caloroso, con uno stile vintage, che richiamasse gli anni 50-60 e dove sentirsi liberi di spendere quanto si vuole, con semplicità e spontaneità. Il filo conduttore tra una realtà e l’altra, resta il servizio.”

Fiuri ha visto uno sviluppo della parte dedicata al caffè inaspettata

La colazione da Fiuri Milano (foto concessa)

“Siamo cresciuti sia in termini di spazi che di offerta senza che avessimo un piano a riguardo. L’unica scelta sin dall’inizio era quella di fornire prodotti di pasticceria di alta qualità (le brioche sono fresche e artigianali, prodotte da diverse pasticcerie locali) mentre sulla caffetteria partivamo da una conoscenza minima. Non conoscevamo neppure lo specialty.

Soltanto qualche anno fa, abbiamo conosciuto questo mondo.

Gianni Tratzi di Mezzatazza Consulting ovviamente è stato il tramite per approfondire questo prodotto e così abbiamo iniziato ad ampliare la nostra offerta bar, introducendo anche lo specialty come prima miscela.”

Lo specialty non era un rischio di essere respingente?

“In effetti abbiamo avuto una reazione molto forte da parte della nostra clientela, che non è legata alla cultura dello specialty. Non abbiamo fatto scelte drastiche, come quella di non servire zucchero che hanno adottato dei coffee shop specializzati.

Ma da noi non si era ancora pronti a questo passaggio e ce ne siamo accorti subito proprio perché abbiamo costruito dei rapporti consolidati con i nostri clienti, quindi il feedback è sempre immediato e trasparente.

Pian piano così abbiamo compreso che per noi, nel 2021, c’era bisogno di fare un passetto indietro. Ci siamo per questo messi alla ricerca di un caffè che potesse essere un punto di incontro sulla miscela entry level e Cartapani è stata la risposta. Abbiamo ora un 90% Arabica e 10% Robusta, di cui conosciamo tutti i dettagli e caratteristiche.

Per lo specialty, abbiamo deciso di affiancare delle proposte in modo da accontentare anche chi è più curioso, con estrazioni alternative per le single origin sempre di Cartapani che ha studiato una nuova linea di specialty. Ogni mese serviamo delle origini diverse. Abbiamo avuto l’El Salvador, il Ruanda, il Kenya e le facciamo ruotare.

Il caffè per noi è diventato un prodotto che attira la clientela per un consumo quotidiano. Viviamo in un quartiere dove i clienti sono fissi e c’è la possibilità di creare un legame personale. La tazzina nei primi tempi ha fatto da catalizzatore per le persone, che poi facevano ritorno da noi perché sanno dove acquistare piante e fiori.

È stato un po’ un effetto collaterale, un’operazione di marketing riuscita ma in maniera involontaria. Non abbiamo fatto ragionamenti a tavolino: Fiuri è un posto che è nato così un po’ inconsciamente.

Ora tra fiori e caffè ci si divide il locale al 50% e 50%, anche se la caffetteria prende la maggior parte delle energie. Siamo in 4, e io insieme a mia moglie ci occupiamo della gestione del negozio. “

Dopo un po’ di tempo, anche il filtro sta trovando il suo spazio?

“Sì, ed è il segno di un cambio di consapevolezza rispetto alla bevanda, anche attraverso l’organizzazione di eventi di degustazione promossi insieme alla torrefazione, che ci segue molto in queste iniziative. Ora fra i diversi tipi di estrazione (v60, aeropress, mokamaster) abbiamo introdotto anche l’Hoop brevettato da Ceado, che facilita il nostro lavoro dietro al bancone. Stiamo vedendo, in base ai numeri, che la gente inizia a chiedere, è più aperta a bere qualcosa di diverso.

Più o meno consumiamo tre chili e mezzo al giorno di espresso in miscela, mentre gli specialty con filtro sono molto meno, ma comunque in crescita – ora molti sanno anche di cosa stiamo parlando, quando proponiamo queste estrazioni -. Ci troviamo in un luogo di passaggio, quindi il pomeriggio resta la fascia prediletta per sedersi a gustare il caffè. “

Da Fiuri, l’espresso classico in miscela costa un euro e 10

“Ma è destinato ad aumentare per ovvi motivi. Ormai nessuno si aspetta più di trovare un espresso a un euro. Su questo aspetto c’è il fattore strettamente culturale: siamo il solo Paese dove si paga così poco l’espresso, ma ora stanno cambiando le cose e al banco non dovrebbe costare meno di due euro, se si sceglie materia prima di qualità.

I filtri invece li proponiamo dai 3.50 euro in su. Ma già il fatto di servire una tazza diversa dall’espresso, predispone le persone a pagare di più senza storcere il naso. Viceversa alzare l’espresso, porta quasi sempre a delle lamentele: è una questione del tutto mentale.

Abbiamo comunque deciso di mantenere dei costi contenuti perché in fin dei conti non siamo una caffetteria specializzata e non volevamo traumatizzare troppo le persone.”

Il core business però restano i fiori.

“La caffetteria funziona molto bene e cerchiamo sempre di mantenerci formati e aggiornati per offrire un prodotto costante e di qualità. Serve per sostenere un buon flusso di persone, soprattutto nei fine settimana, ma la fioreria resta la vera natura del nostro locale.

Gli stranieri ci hanno colpito: sono in tanti che si trasferiscono a Milano e sanno che da noi possono trovare gli specialty e il filtro. Da Fiuri ci sono dei clienti fissi, degli studenti stranieri, che per sentirsi più a casa e ordinare quello che altrove non trovano (come il matcha, il chai), vengono da noi.

Le attrezzature che avete scelto?

La Faema da Fiuri Milano (foto concessa)

“Da subito per il macinacaffè abbiamo scelto un on demand, (sono tre in tutto) e per l’espresso la Faema E61, perché innamorati principalmente dell’estetica che si sposa bene con il nostro locale, avendo linee vintage ed essendo che è stata replicata a livello estetico con la storica Faema E61.

Per quanto riguarda l’affidabilità si parla di un marchio storico che garantisce prestazioni e assistenza impeccabili. “

Mercati del caffè in forte ripresa aspettando il Liberation Day di Trump

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mercato futures prezzi arabica mercati
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – Forte rimbalzo i mercati del caffè, con i futures degli arabica ieri in ripresa dopo avere toccato, in corso di contrattazione, i minimi degli ultimi due mesi. Nella prima giornata di aprile, il contratto per scadenza maggio dell’Ice Arabica è scivolato, dapprima, a un intraday di 372,25 centesimi, per recuperare poi oltre 19 centesimi, in un rally che lo ha spinto a un massimo giornaliero di 391,45 centesimi, e chiudere a 389,05 centesimi: 930 punti in più (+2,5%) rispetto a lunedì.

Di qui a metà mese, gli analisti si attendono ulteriore volatilità sul mercato newyorchese, anche in ragione dell’avvicinarsi di alcune scadenze tecniche del contratto più prossimo, con l’intensificarsi delle operazioni di rolling alle scadenze successive.

Volano anche i robusta, con il contratto per scadenza maggio che guadagna $103 (+2%) chiudendo a 5.372 dollari.

Mentre regna l’incertezza sui mercati globali alla vigilia dell’annuncio dei nuovi dazi da parte della Casa Bianca – il c.d. “Liberation Day”, come lo ha ribattezzato Donald Trump, scatterà quest’oggi, mercoledì 2 aprile – l’andamento delle borse del caffè ha risentito del dollaro debole, con il real brasiliano ai massimi dell’ultima settimana e mezza sul biglietto verde

Incide sempre, inoltre, l’altalena di notizie provenienti dalle aree di produzione del Brasile, dove il meteo prevede precipitazioni limitate durante la prima decade del mese.

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Nestlé e Unesco insieme per migliorare la resilienza climatica con le nuove generazioni

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Nestlé insieme a Unesco (immagine concessa)

ASSAGO (Milano)Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L’obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500.000 persone.

L’impegno di Nestlé e Unesco per la sostenibilità

Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130.000 membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari, un tema di grande rilevanza per Nestlé in quanto azienda che opera nel settore.

Oggi i giovani faticano a trovare lavoro perché non hanno le competenze richieste dai datori di lavoro[1]. Il settore agricolo e alimentare presenta il più alto tasso di disallineamento delle competenze[2].  Allo stesso tempo, i giovani mostrano un minore interesse per l’agricoltura, che nel frattempo sta evolvendo. La crescente necessità di produrre cibo in modo sostenibile e, allo stesso tempo, di garantire la sicurezza alimentare a una popolazione in crescita richiedono nuove competenze[3].

Per questo motivo, Nestlé e l’UNESCO sostengono i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile.

“Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé” – ha dichiarato Laurent Freixe, ceo di Nestlé – “Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”.

Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (YEP) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi.

Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs YOUth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l’impegno a lungo termine dell’azienda nei confronti dei giovani nell’ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.

Gli interessati possono trovare maggiori informazioni e candidarsi attraverso la seguente piattaforma: Youth Impact – Because You Matter | UNESCO x Nestlé.

La scheda sintetica di Gruppo Nestlé

ll Gruppo Nestlé opera in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la nutrizione, la salute e il benessere delle persone.

Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Nel nido che condividiamo – simbolo di protezione, crescita e identità – lavoriamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone di tutto il mondo, con un impegno concreto verso la nutrizione, il pianeta, le persone e le comunità in cui operiamo.

Presente da oltre 110 anni in Italia, Nestlé rinnova ogni giorno il suo impegno attraverso azioni concrete, esprimendo con i propri prodotti e marchi tutto il buono dell’alimentazione. L’azienda opera nel Paese in 9 categorie merceologiche, con un portafoglio di oltre 90 marche, tra cui: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite  e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

[1] Fonte: Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite

[2] Fonte: Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)

[3] Fonte: Food, Agriculture and Fisheries Papers, Labour and skills shortages in the agro-food sector  (17 gennaio 2023) dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)

IVS Group: nel 2024 fatturato a 732,8 milioni, +0,9%, sul 2023, concluse 14 acquisizioni in Italia e all’estero

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Ivs Group coffeecapp
Il logo Ivs group

GRAN DUCATO DEL LUSSEMBURGO – Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. si è riunito il 27 marzo 2025, sotto la presidenza di Paolo Covre, per esaminare ed approvare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024 (separato e consolidato), la relazione degli amministratori, la nota integrativa al bilancio e il bilancio di sostenibilità.

Il consiglio ha dato mandato al Presidente di convocare l’Assemblea nei termini di legge e dello Statuto, per il giorno 26 giugno 2025, ore 12:00, presso la sede legale in 18 Rue de l’Eau L – 1449, Gran Ducato del Lussemburgo, per deliberare, su: approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2024 e materie collegate, destinazione del risultato d’esercizio, manleve agli amministratori. Il Consiglio ha inoltre analizzato e approvato le relazioni in materia di Corporate Governance, Remunerazione, Controllo Rischi.

In merito alla destinazione del risultato d’esercizio, il consiglio ha proposto di riportare a nuovo l’utile.

Sintesi dei risultati IVS Group al 31 dicembre 2024

  • Fatturato consolidato pari a euro 732,8 milioni (+0,9%)
  • EBITDA Adjusted pari a euro 110,0 milioni (-5,3%).
  • EBIT Adjusted pari a euro 29,0 milioni (-19,4%).
  • Utile netto adjusted pari a euro 11,9 milioni (-13,9%).
  • Indebitamento finanziario netto pari a euro 441,5 milioni (inclusi euro 88,8 milioni da effetti IFRS16 su lease operativi)
  • Perfezionate 14 acquisizioni in Italia e all’estero.

Andamento della gestione IVS Group

Il fatturato consolidato del 2024 ammonta a euro 732,8 milioni, in aumento dello 0,9% rispetto a euro 726,2 milioni del 2023.

Le vendite per settori in cui sono suddivise le attività del gruppo sono le seguenti (al lordo delle elisioni intra settore e pro-rata temporis).

1) attività di gestione vending (Italia, Francia, Spagna e altri paesi): vendite pari a euro 576,4 milioni (al netto di elisioni infragruppo di 8 mila euro), +3,7% rispetto a euro 556,0 milioni del 2023, a loro volta suddivise per mercati geografici: (i) Italia (Euro 469,0 milioni), (ii) Francia (Euro 57,9 milioni), (iii) Spagna (Euro 42,4 milioni) e (iv) altri mercati Europa (Euro 15,2 milioni).

2) attività di rivendita: vendite pari a euro 103,5 milioni, -21,3% rispetto a euro 131,6 milioni del 2023. Il calo è dovuto principalmente all’aumento dei costi dei prodotti (caffè e cioccolato) e a una riduzione/interruzione di acquisto di nuovi distributori.

3) attività nel settore horeca: vendite pari a euro 28,9 milioni, +33,2% rispetto a euro 21,7 milioni del 2023.

4) attività della divisione Coin: fatturato pari a euro 41,4 milioni, +2,7% rispetto a euro 40,3 milioni del 2023, e con una continua crescita della app di pagamento CoffeecApp (oltre 1,8 milioni di utenti registrati e 1,1 milioni di utenti attivi).

Nel vending, il numero totale di erogazioni del gruppo al 31 dicembre 2024 è stato pari a 982,6 milioni da 991,5 milioni del 2023 (-0,9%). Il calo dei volumi non dipende dalla perdita di contratto con clienti (che sono anzi aumentati), ma dalle minori consumazioni effettuate all’interno del perimetro clienti esistenti, a causa della generalizzata diminuzione del numero ore lavorate e, conseguentemente, dei minori consumi sui luoghi di lavoro. La maggior parte del calo dei volumi (circa -18 milioni di consumazioni, circa l’1,8% del totale) è stata registrata sul mercato italiano.

Il tasso complessivo annuale di acquisizione di nuovi clienti si mantiene superiore al churn rate.

Le acquisizioni realizzate nel corso dell’anno, hanno contribuito pro-rata alle vendite del 2024 per circa Euro 5,5 milioni.

Il prezzo medio delle erogazioni (al netto dell’IVA) è stato pari a euro 54,77 centesimi da euro 52,5 centesimi (+4,3%). La politica di aumento dei prezzi di vendita continuerà rotativamente sull’intera base di clientela e compensa il calo dei volumi a pari perimetro.
L’EBITDA Reported consolidato è pari a euro 103,6 milioni, -8,7% rispetto a euro 113,5 milioni a dicembre 2023.

L’EBITDA Adjusted consolidato è pari a euro 110,0 milioni, in calo del 5,3% da euro 116,2 milioni del 2023. L’EBITDA margin medio sul fatturato è pari al 15,0% circa (16,5% al netto delle positioning fees).

Sulla redditività operativa hanno inciso in modo particolare il forte calo del fatturato del settore rivendita, con un EBITDA sceso del 38% circa, nonché l’aumento dei costi delle materie prime per il settore vending, in particolare del caffè (che assorbono il più graduale e lento aumento dei prezzi medi) e del costo del lavoro, che ha visto aumenti significativi da rinnovi contrattuali.

L’EBIT Adjusted consolidato scende conseguentemente a euro 29.0 milioni, da euro 35,9 milioni del 2023 (-19,4%). Sull’ EBIT intervengono ammortamenti sulle porzioni degli “intangibles” relativi alle acquisizioni (PPA-Purchase Price Allocation a lista clienti, marchi, etc.) per circa euro 13,4 milioni.

L’utile netto consolidato 2024 è pari a euro 5,7 milioni (prima di euro 1 milione di risultati attribuibili alle minoranze), rispetto a euro 17,6 milioni del 2023.
Il Risultato Netto Adjusted (sempre prima degli utili di terzi) al netto delle voci considerate non ricorrenti, è pari a Euro 11,9 milioni, da Euro 13,8 milioni del 2023 (-13,9%).

La Posizione Finanziaria Netta (“PFN”) è negativa per euro 441,5 milioni (inclusi euro 88,8 milioni, da contratti di affitto e leasing finanziario in base alle previsioni del principio IFRS 16), da confrontare con euro 421,1 milioni al 31 dicembre 2023 (con euro 62,4 milioni da effetti IFRS 16).

L’aumento complessivo del debito netto è quindi interamente ascrivibile agli effetti IFRS 16, mentre è scesa la componente “cash” del debito, nonostante l’importante crescita degli investimenti del periodo.

Nel corso del 2024 sono stati effettuati pagamenti per acquisizioni per euro 23,5 milioni e Euro 14,1 milioni per acquisti di minoranze; sono inoltre stati effettuati pagamenti per investimenti tecnici netti pari a circa complessivi euro 64.8 milioni (euro 58,3 milioni nel 2023). Il free cash flow generato dall’attività operativa è aumentato in modo significativo a Euro 44,1 milioni nel 2024, da euro 21,0 milioni del 2023.
Al 31 dicembre 2024 i crediti IVA, non inclusi nel calcolo della PFN, ammontano a Euro 11,0 milioni.

Altri fatti di rilievo ed operazioni poste in essere dopo il 31 dicembre 2024 e previsioni per il 2025

Il rallentamento dell’economia che ha caratterizzato tutto il 2024 in Europa, in particolare nella seconda parte dell’anno, sembrerebbe quantomeno stabilizzato nei primi mesi del 2025. Restano peraltro incertezze legate agli effetti dei previsti dazi tra USA ed Europa, che potrebbero determinare ulteriori rallentamenti della produzione industriale e dei livelli dei consumi.

Per compensare tali possibili cali, il gruppo prosegue nello sviluppo commerciale, con nuovi grandi clienti a livello internazionale e con acquisizioni in zone geografiche mirate. Proseguono inoltre le attività di razionalizzazione di attività del gruppo e di sviluppo di nuove e promettenti aree di business.

Commenta Paolo Covre, presidente di IVS Group. “Il 2024 è stato un anno di ulteriore lieve crescita del fatturato, ma molto impegnativo sotto il profilo economico, viste le difficili condizioni macroeconomiche esterne e, per il nostro settore, a causa degli
aumenti significativi dei costi di specifici fattori e materie prime, come il caffè. Nonostante tali difficoltà, restano valide le previsioni di ulteriore sviluppo del gruppo, a livello europea, sotto il profilo dimensionale e dei risultati economici”.

Il bilancio nel dettaglio

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(dati concessi)
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La scheda sintetica di IVS Group

IVS Group S.A. è il leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending). L’attività core del vending si svolge principalmente in Italia (80% circa del fatturato), in Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Spagna e Svizzera, con circa 279.300 distributori automatici e semiautomatici; il gruppo ha una rete di 133 filiali e circa 4.600 collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con oltre 980 milioni di erogazioni nel 2024.

Bloom Coffee School lancia il corso Roasting Professional, 11-13/06

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bloom coffee school q robusta
Il logo della Bloom Coffee School

TRIESTE – Bloom Coffee School presenta Roasting Professional, il corso che approfondisce i concetti del percorso formativo Roasting Intermediate. Il programma esaminerà le reazioni fisiche e chimiche coinvolte e il riconoscimento visivo dei difetti di tostatura. Verranno conseguite inoltre competenze avanzate nello sviluppo del profilo di tostatura e della valutazione sensoriale.

Il corso Roasting Professional di Bloom Coffee School

Inoltre si otterrà il know-how per controllare e riprodurre il colore del caffè entro tempi definiti, nonché per configurare e utilizzare il software di gestione del profilo di tostatura.

Verranno esplorate le differenze tra miscele pre e post-tostatura, il controllo qualità e le strategie di produzione per adattarsi alle preferenze dei clienti.

La valutazione finale comprenderà un esame scritto e una prova pratica per verificare la capacità di tostare entro parametri specifici, classificare il colore della tostatura, individuare difetti attraverso il cupping e analizzare i profili di tostatura per garantire la qualità del prodotto.

Per ottenere il certificato SCA roasting professional è necessario essere in possesso del diploma intermediate valido da almeno 3 mesi.

Questo corso ha la durata di 3 giorni con orario 10-17 e sarà tenuto da Alberto Polojac, SCA trainer ed istruttore CQI.

Per iscriversi al corso basta cliccare qui

illycaffè protagonista alla Milano Design Week con X-CAPS, il nuovo sistema di capsule e macchine home

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Lo store illy di Via Monte Napoleone (immagine concessa)

MILANO – Al via i preparativi di illy per la Milano Design Week 2025: il brand leader globale del caffè di alta qualità sostenibile sarà protagonista all’interno e all’esterno del Salone del Mobile, celebrando l’incontro tra estetica, innovazione e sostenibilità in occasione del più importante appuntamento internazionale dedicato al design.

La principale novità di questa edizione sarà il lancio di una nuova proposta che arricchirà ulteriormente l’esperienza di chi ama il caffè di qualità superiore: XCAPS, un nuovo sistema di capsule e macchine home che unisce design innovativo e un’esperienza di gusto superiore, in un formato sostenibile.

illycaffè presente alla Milano Design Week con un’esperienza unica

Dal 7 al 13 aprile, il flagship store illy di Via Monte Napoleone si trasformerà in un universo immersivo ispirato allo spazio: sfere argentate e installazioni futuristiche trasformeranno l’esperienza del caffè in un vero e proprio viaggio interstellare, guidando i visitatori attraverso un’esperienza unica.

In tutta la città di Milano, negli showroom di alcuni tra i brand più prestigiosi, come Interni, Molteni, Moroso, Lissoni, Poltrona Frau, Kartell, Valcucine, il caffè illy accompagnerà i visitatori nella scoperta delle novità più interessanti del Fuorisalone. Come partner ufficiale del Salone del Mobile.Milano, il blend illy accompagnerà i visitatori e i professionisti del settore della Fiera Milano Rho, nei suoi principali luoghi di ritrovo: dalla Red Lounge all’International Business Lounge, fino al Caffè della Stampa.

La Milano Design Week 2025 sarà così l’occasione per vivere il caffè in una nuova dimensione, dove design, qualità, sostenibilità e innovazione si fondono per offrire un’esperienza di gusto mai provata prima.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori. Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

De’Longhi alla settimana del design con il Perfetto District e la lounge nel tram storico tra workshop e approfondimenti

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De’Longhi Coffee Lounge a Milano per la Design Week (immagine concessa)

MILANO – De’Longhi, icona indiscussa del design italiano e maestra nell’arte del caffè perfetto, invita a un viaggio sensoriale unico alla Milano Design Week 2025. Da sempre all’avanguardia nella creazione di macchine da caffè che fondono estetica raffinata e tecnologia innovativa, De’Longhi porta nelle case di tutto il mondo un caffè perfetto, celebrando il rito italiano per eccellenza. Quest’anno, l’esperienza si fa ancora più coinvolgente con il Perfetto District, un percorso che ridefinisce il piacere del caffè attraverso un percorso immersivo dal forte impatto emotivo.

De’Longhi alla Milano Design Week 2025

Un viaggio nel cuore della bevanda che coinvolge tutti i sensi, e invita a scoprire il piacere autentico di un rito quotidiano, attraverso installazioni immersive, design raffinato e momenti di degustazione, in cui si uniscono creatività, ospitalità e passione per il dettaglio.

Il cuore pulsante di questa celebrazione è la De’Longhi Coffee Lounge, un’installazione itinerante che trasforma un tram storico milanese in un raffinato salotto su rotaie.

Questo esclusivo spazio in movimento attraversa il cuore di Milano, collegando luoghi simbolo del design e offrendo un’esperienza sensoriale unica, tra aromi avvolgenti e racconti di eccellenza.

Questa elegante lounge su rotaia accoglie i passeggeri in un ambiente curato da Saba, brand italiano sinonimo di design e comfort. Al centro di questo spazio esclusivo, la collezione Pan Flute disegnata da Paolo Grasselli, con le sue forme morbide ed eleganti, evoca la serenità delle storiche stazioni ferroviarie e trasforma lo spazio in un’oasi di relax e convivialità.

Ma il De’Longhi Tram non è solo un luogo dove il design incontra il comfort: è un viaggio sensoriale che stimola la creatività e il gusto. Durante il tragitto, si potrà partecipare a esclusivi workshop, guidati da maestri del settore come Chiara Bergonzi, Francesco Sanapo, Giuseppe Fiorini, Matteo Beluffi, Andrej Godina e Gianni Cocco.

Ogni sessione diventerà un’opportunità unica di scoperta e di approfondimento sul mondo del caffè che prende vita attraverso la latte art, la mixology e la creazione del perfetto blend su misura. Un’esperienza che non è solo un incontro di sapori, ma un invito a esplorare nuovi mondi, dove ogni corsa diventa un viaggio nel gusto, nella passione e nella creatività.

Un’esperienza che, come afferma Andrea D’Aloia, marketing director di De’Longhi Italia, celebra l’essenza più autentica del saper fare italiano: “Con il Perfetto District celebriamo l’eccellenza italiana, dove design e cultura del caffè si incontrano, due espressioni profonde della nostra identità. Vogliamo offrire un viaggio che racconti la maestria del saper fare italiano, capace di trasformare un gesto quotidiano – come gustare un caffè – in un’esperienza di autentico e raffinato piacere.”

L’esterno del tram è un’opera d’arte in movimento. Le grafiche firmate da Antonio Colomboni, in arte ScombinAnto, trasformano il convoglio in una tela urbana che esprime l’eleganza di De’Longhi con un tocco creativo e vibrante. Ogni dettaglio è pensato per raccontare una storia, un incontro tra tradizione e innovazione, che rende ogni tragitto un’esperienza indimenticabile.

La collaborazione con ScombinAnto dà vita a un incontro straordinario tra arte, design e passione per i dettagli, celebrando la creatività italiana in tutta la sua eccellenza. Nasce così la Rivelia Limited Edition, impreziosita dalle grafiche iconiche dell’artista: un pezzo da collezione che reinterpreta con originalità l’eleganza di Rivelia, trasformandola in un’opera unica, dove arte, design e caffè si fondono in perfetta armonia, con l’inconfondibile firma di ScombinAnto.

La Rivelia Limited Edition è un’edizione speciale che celebra il design e l’innovazione con le esclusive grafiche di ScombinAnto e nella quale l’eleganza incontra la creatività dell’artista, trasformando ogni momento caffè in un’esperienza unica, tra estetica e gusto. Per coloro già in possesso della macchina automatica Rivelia, è possibile acquistare separatamente il bean container in edizione limitata, arricchito dall’inconfondibile tocco di ScombinAnto, per aggiungere un elemento distintivo alla propria macchina da caffè e renderla ancora più unica.

Disponibile da metà aprile fino a esaurimento scorte, la Rivelia Limited Edition sarà acquistabile in esclusiva sul sito delonghi.com.

Il Perfetto District non si limita alla De’Longhi Coffee Lounge, ma si sviluppa anche in nove tappe uniche nel cuore di Milano. Ogni tappa rappresenta un’opportunità per immergersi nell’universo delle macchine da caffè, scoprire nuovi modi di preparazione e lasciarsi affascinare da installazioni artistiche che celebrano il legame tra arte, design e tecnologia. ll percorso esperienziale prevede che in ogni tappa sia esposta una macchina De’Longhi, a completa disposizione del pubblico.

Tra le tappe, la Miart Gallery trasforma la pausa in un’esperienza artistica, dove le macchine De’Longhi dialogano con opere e installazioni contemporanee. Alla Fondazione Achille Castiglioni, l’iconico design italiano incontra il piacere della degustazione, in un contesto fatto di curiosità, progettualità e sperimentazione.

Nel nuovo Lago Flagship Store Milano di Via Durini e nei due LAGO Store di Porta Nuova e Porta Romana, l’aroma si fonde con l’estetica e il design di uno spazio pensato per connettere persone e ambienti, con una visione innovativa e orientata al futuro. Nel Coffee Studio di Sevengrams, tecnologia e innovazione si incontrano, permettendo di personalizzare ogni estrazione di Specialty Coffee con la nuova La Specialista Touch.

L’artigianalità prende forma da My Style Bags, dove il savoir-faire sartoriale si intreccia con la cultura del gusto, offrendo un’esperienza su misura. Infine, da Ditta Artigianale si esplora l’essenza dello specialty, tra degustazioni e racconti di sostenibilità.

A completare il percorso, Saba apre le porte del suo showroom milanese, un luogo che incarna alla perfezione l’equilibrio tra comfort e ricercatezza. Qui, l’eleganza delle creazioni del brand dialoga con l’universo del caffè, offrendo un ulteriore spazio di scoperta e connessione tra design, ospitalità e cultura del gusto.

Il Perfetto District offre un’esperienza unica e dinamica, dove ogni tappa svela nuove emozioni attraverso design, gusto e innovazione. Non si tratta solo di un evento o di una semplice degustazione, ma di un vero e proprio viaggio alla scoperta delle diverse sfaccettature della cultura del caffè.

Il pubblico potrà partecipare a workshop esclusivi, esplorare installazioni interattive e scoprire l’eleganza delle macchine De’Longhi. Dalla De’Longhi Coffee Lounge alle location più iconiche di Milano, ogni tappa è progettata per offrire un’esperienza dinamica e multisensoriale, che unisce estetica, tecnologia e l’autentico spirito del caffè.

Dal 7 al 13 aprile 2025, dalle 10:00 alle 18:00, sarà possibile vivere l’esperienza della De’Longhi Coffee Lounge a bordo di un affascinante tram storico in partenza da Piazza Castello. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria una registrazione obbligatoria sulla pagina dedicata perfettodistrict.delonghi.com, dove ci sarà la possibilità di prenotare il proprio posto a bordo e scoprire tutti i dettagli del Perfetto District.

De’Longhi ringrazia i partner tecnici Alpro, Brita, Fever-Tree, Insulti Luminosi, Parmalat, Saba e Venchi per il loro supporto e contributo nella realizzazione del Perfetto District.

La scheda sintetica di De’Longhi

 De’Longhi – La combinazione unica di qualità, innovazione e design che contraddistingue De’Longhi, ha reso la società un leader mondiale nel piccolo elettrodomestico. Oltre ad essere numero 1 al mondo nelle macchine per caffè espresso, De’Longhi soddisfa un’ampia gamma di necessità domestiche: De’Longhi, da anni, riscalda e raffredda e tiene pulite le nostre case, ci affianca nella preparazione dei nostri pasti. L’obiettivo di De’Longhi è offrire ai consumatori prodotti innovativi con una combinazione unica di stile e prestazioni, trasformando sempre la “quotidianità” in qualcosa di speciale.

Pellizzoni, YouGov: “Consumi, gli italiani reagiscono alle difficoltà economiche con meno scorte e più prudenza”

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beni larghi consumo spesa dolci
Il logo YouGov

MILANO  – Si è svolta il primo aprile l’Assemblea 2025 di IBC – Associazione industrie Beni di Consumo “Colmare il divario. Priorità competitive per l’industria dei beni di consumo”. Nel corso della sua presentazione “La dinamica della domanda” Marco Pellizzoni, Commercial Director Consumer Panel YouGov, dichiara:

“Gli italiani reagiscono alla crisi economica e demografica con la loro storica vocazione al risparmio (non a caso le famiglie con bambini piccoli mostrano consumi in calo del 2,6%)”.

L’analisi di YouGov

Pellizzoni aggiunge: “Molti indicatori testimoniano comportamenti di acquisto all’insegna della prudenza: l’uso delle promozioni per contenere lo scontrino, l’inclusione del canale discount nella spesa (la penetrazione è ormai dell’88,7%) e acquisti sempre più frequenti (+3,9% nell’ultimo anno) ma ridotti (la spesa media per atto è diminuita del 2,7%)”.

C’è di più: “Uno scenario che ribadisce l’importanza per gli operatori di un continuo monitoraggio degli shopper, che rispondono alle difficoltà economiche con più frammentazione e meno scorte”.

Pellizzoni conclude: “In questo contesto si innestano le preoccupazioni dei consumatori per la propria salute fisica e il benessere mentale, che giustificano le performance in crescita di prodotti legati all’indulgenza e al benessere”.

La scheda sintetica di YouGov

YouGov è un gruppo globale di ricerca e analisi dei dati. La nostra mission è offrire una visione senza precedenti di ciò che il mondo pensa e agisce nella vita reale. Con attività negli Stati Uniti, nelle Americhe, in Europa, in Medio Oriente, in India e nell’Asia Pacifica, disponiamo di una delle reti di ricerca più estese al mondo.

La peculiarità di YouGov è di essere supportato dalla realtà. Ciò deriva da un panel unico di milioni di membri registrati in 55 paesi, che comprende circa 18 milioni di acquisti e milioni di punti di dati interconnessi. Il nostro approccio unico al reclutamento e al coinvolgimento del nostro panel, unito alle nostre piattaforme tecnologiche all’avanguardia, ci consente di fornire approfondimenti in tempo reale che portano a un migliore processo decisionale e a un vantaggio competitivo per i nostri clienti.

Come innovatori e pionieri delle ricerche di mercato online, godiamo di una solida reputazione in qualità di affidabile fonte di dati e approfondimenti accurati. A riprova di ciò, i dati di YouGov vengono regolarmente citati dalla stampa internazionale e siamo costantemente una delle fonti per ricerche di mercato più menzionata al mondo.

Aeroporti di Roma sceglie IVS Italia e il progetto BreakCotto per la gestione delle vending machine

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Il logo Ivs Italia Nespresso
Il logo Ivs Italia

IVS Italia e il progetto BreakCotto sono stati scelti per la gestione dei distributori automatici nella sede dell’Aeroporto Leonardo da Vinci ubicato a Roma Fiumicino. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Mark Up.

IVS Italia e BreakCotto per Aeroporti di Roma

ROMA – Aeroporti di Roma ha scelto IVS Italia S.p.A e il progetto BreakCotto per la gestione dei distributori automatici all’interno della sede direzionale dell’Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, avviando così un programma di ristorazione automatica inclusiva e solidale.

BreakCotto è infatti un’impresa sociale, nata oltre 10 anni fa a Torino dalla partnership tra IVS Italia (azienda leader nel settore Vending) e la cooperativa sociale Chicco Cotto, che impiega persone con disabilità e persone all’interno dello spettro autistico.

Nel dettaglio, nella sede direzionale di Aeroporti di Roma sono presenti 24 distributori automatici di IVS Italia.

L’iniziativa, già arrivata presso uffici, scuole, ospedali, biblioteche e grandi aziende, parte non a caso in vista della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo (il 2 aprile), istituita dall’Onu nel 2007. BreakCotto conta già più di 20 persone tra collaboratori e ragazzi in formazione attraverso il progetto di alternanza scuola-lavoro e ne sta selezionando altri 16.

Gli insegnanti e i tutor specializzati li avviano al mondo del lavoro nel rispetto delle proprie abilità psico-fisiche al fine di fargli acquisire ogni fase del processo: dall’approvvigionamento al rifornimento, dalla manutenzione alla rendicontazione. In questo modo sono tutti impegnati in un percorso strutturato per acquisire le competenze tecniche e relazionali necessarie a operare con professionalità all’interno di una filiera competitiva.

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