MILANO – Seduta di consolidamento, quella di ieri, per il mercato newyorchese. Il contratto “C” dell’Ice Arabica ha chiuso con guadagni minimi: +5 punti per la scadenza principale, che ha terminato la giornata a 122,80 centesimi, a un solo tick di distanza dai massimi della settimana scorsa. La nuova settimana è iniziata in territorio negativo.
Nella seduta di lunedì, il benchmark ha perso infatti 45 punti concludendo la sessione a 121,40 centesimi. Volumi ai massimi da giugno 2016, con un totale di oltre 110.300 contratti scambiati.
La ripresa si è concretizzata nella seduta di martedì. Toccato un minimo di 120,50 centesimi sono scattate le ricoperture speculative, che hanno fatto risalire i prezzi favorite dalla relativa debolezza del dollaro.
Marzo ha chiuso così a 122,75 centesimi, dopo aver toccato un intraday di 123 centesimi. La seduta di mercoledì ha visto – come già detto – guadagni marginali ed è stata caratterizzata da volumi in netto calo rispetto alle giornate precedenti.
In Brasile, lo sviluppo del nuovo raccolto procede regolarmente. Il quadro meteo rimane favorevole: le previsioni annunciano infatti l’arrivo di un nuovo fronte nuvoloso, che porterà precipitazioni abbondanti in San Paolo e Minas Gerais, a beneficio delle colture di queste aree.
Nuovi massimi per i robusta
Il benchmark della borsa londinese ha guadagnato ulteriori 5 dollari nella seduta di ieri chiudendo a 1.811 dollari, ai massimi da metà novembre. L’attività di vendita ha risentito della pausa in Vietnam, dove sono iniziate le festività del capodanno lunare, che culmineranno questo venerdì con il Tết Nguyên Ðán.
I mercati del massimo produttore asiatico rimarranno dunque fermi per quasi una settimana. Ciò si rifletterà probabilmente sui volumi esportati in questo mese.
A gennaio, gli imbarchi vietnamiti sono ammontati a 3.345.750 sacchi e hanno segnato una crescita del 14,2% rispetto allo stesso mese del 2017.
In un’intervista, il ministro del commercio del Vietnam Tran Tuan Anh prevede che le esportazioni raggiungeranno, a fine anno solare 2018, i 25,8 milioni di sacchi. Le stime del settore privato si attestano su valori nettamente superiori.