MILANO – L’impennata di inizio anno di New York ha contribuito a far risalire i prezzi del caffè, in parziale ripresa a gennaio. Secondo il report mensile Ico – diffuso nella giornata di ieri – la media dell’indicatore composto è cresciuta a gennaio dell’1,4% a 115,60 centesimi contro i 114 centesimi di dicembre, dato minimo degli ultimi 21 mesi.
Evoluzione con il segno più per tutte le voci dell’indicatore. Sul fronte degli arabica, colombiani dolci, altri dolci e brasiliani naturali risultano in crescita rispettivamente dell’1,5%, 1% e 1,8%.
Per i robusta, l’incremento è dell’1,2%. La variazione massima e minima vengono registrate rispettivamente dalla borsa newyorchese (+1,9%) e da quella londinese (+0,8%).
Produzione mondiale a 159 milioni di sacchi
L’Ico aggiusta ulteriormente il tiro nella nuova stima sulla produzione mondiale 2017/18, che viene leggermente corretta al rialzo (+150 mila sacchi) rispetto al report del mese scorso e portata a 158,93 milioni di sacchi, in crescita dello 0,8% sul 2016/17.
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