giovedì 19 Dicembre 2024
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Cobelli (Educational Sca Italia): «Cresce la voglia di formazione a tutti i livelli»

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MILANO – Quest’anno i Campionati italiani sono stati animati non soltanto dalle competizioni, ma anche da una serie di seminari paralleli. Si sono svolti nello stesso spazio delle gare e sono stati organizzati dal settore Educational della Sca Italia che ha come coordinatore Davide Cobelli. Lo abbiamo intervistato per sapere di più dell’iniziativa e della situazione dell’Educational Sca in Italia.

Cobelli, com’è nata l’idea di questi corsi. E come sono stati trovati i relatori su temi così specifici?

«C’era il bisogno di avere un momento educativo all’interno di un evento che ha sempre più rilevanza nel comparto del caffè. L’esigenza è stata posta in primis da Sigep. Quindi si è pensato non solo di organizzare dei workshop educativi, ma di andare proprio più a fondo di tematiche che non devono esser limitate al settore caffeicolo. Lezioni che potessero esser applicate per esempio anche sul tè, che è una bevanda che è consumata quotidianamente al bar così come il caffè.»

Una sorpresa effettivamente, quest’ingresso del tè in ambito Sca.

«Certo. Perché alla fine, il mondo del tè, come quello del caffè, della cioccolata e del vino, ha in comune con tutti la natura. Sono tutti prodotti agricoli. Infine, sono tutti serviti nello stesso luogo solitamente, che è il bar. Quindi, la nostra idea è stata quella di prendere un prodotto che funziona come il caffè e cerchiamo di diffondere la cultura a partire da quello in altri ambiti.»

In tutte le interviste realizzate durante il salone, si continua a metter al primo posto per crescere, la formazione del barista. Sca Educational, come sta affrontando questa nuova frontiera?

«Intanto mi fa piacere che la formazione sia sempre più considerato il veicolo attraverso cui diffondere la qualità. Così come mi fa piacere sapere che esiste questa richiesta di formazione. Vuol dire che il numero delle persone che vogliono approfondire le loro competenze, sta crescendo. Per quanto riguarda la Specialty Coffee Association, i cambiamenti sono più che altro degli aggiornamenti. Sono dei modi di evolversi. Si tratta di un’evoluzione quindi per aver sempre più uno standard qualitativo alto. Questo proprio perché vogliamo continuare ad essere i numeri uno. Crediamo per numeri e credibilità dell’associazione a livello mondiale, di esser davvero i primi. Ma non è il primato quello che ci interessa. Piuttosto vorremmo esser forti nella formazione. Come esser aperti ad altre situazioni formative. Sicuramente Sca oggi è il faro che segna la rotta agli operatori che cercano professionalità.»

Che posto c’è però anche per gli appassionati oltre che per i professionisti?

«Sca offre dei moduli che servono anche per l’avvicinamento al mondo del caffè. Mi viene in mente l’Introductional Coffee, adatto proprio a chi si vuole approcciare alle basi. Poi, da un primo momento più semplice e veloce, di infarinatura generale, si ha comunque la possibilità di fare il passaggio di livello. La cosa principale non è essere professionisti, ma appassionati veri.»

Come si entra in contatto con il settore Educational di Sca Italia?

«Contattando i nostri trainer, che ormai sono nella Penisola circa ottanta. Oppure prendendo contatti con me, che sono il coordinatore, al mio indirizzo: education@scaitaly.coffee . Questo è il sistema migliore per avere una panoramica generale e un supporto concreto.»

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