MILANO – Che la caffeina influenzi i livelli di zucchero nel sangue (a fianco la formula chimica della caffeina) è una realtà nota a pochi. Eppure, nel nostro corpo accade più o meno questo. L’eccessivo consumo di caffeina determina un aumento dei livelli di glucosio, grazie al suo effetto sull’insulino-resistenza. Detta così, la questione appare astrusa e complessa: proprio per questo, cercheremo di semplificare, al meglio, il concetto.
Caffeina e insulino-resistenza
Prima di entrare nel merito del meccanismo di funzionamento della caffeina sugli zuccheri, è fondamentale capire che cos’è l’insulino-resistenza.
Il glucosio (cioè lo zucchero presente nel sangue) è fondamentale. Perchè produce l’energia di cui abbiamo bisogno per svolgere le attività quotidiane. L’insulina svolge un ruolo molto importante dal momento che regola il livello di zuccheri nel sangue.
Può succedere che il nostro corpo abbia una grande resistenza all’insulina e quindi una grande presenza di zuccheri nel sangue. Le persone che versano in questa condizione soffrono di iperglicemia e sono a rischio diabete.
Al contrario, altre persone hanno una bassa resistenza all’insulina. Presentano perciò bassa glicemia (ipoglicemia). L’insulina non si mantiene sempre costante ma oscilla; a seconda dell’alimentazione. Ad esempio, dopo i pasti essa è molto elevata salvo poi scemare raggiungendo, nuovamente, i livelli normali.
Effetti della caffeina
E’ stato studiato che la caffeina aumenta la resistenza all’insulina; incrementando, quindi, i livelli di zucchero nel sangue. Oltre a determinare l’iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue), il caffè comporta una serie di conseguenze più o meno spiacevoli.
Infatti, determina la costrizione dei vasi sanguigni; con conseguente diminuzione del flusso sanguigno al cervello e al sistema nervoso centrale.
Questa diminuzione del flusso sanguigno fa sì che il glucosio venga rilasciato più lentamente. Quindi, il nostro sistema nervoso, a questo punto, interpreta il lento rilascio di zuccheri, come un abbassamento di zuccheri nel sangue.
Questo errore di rilevamento si traduce spesso in desiderio di cibo e fame.
L’istinto di mangiare e trangugiare alimenti zuccherati, a sua volta, produce un incremento di calorie e di peso
Ecco perchè è di fondamentale importanza tenere sotto controllo il consumo di caffè; soprattutto se si soffre di serie patologie diabetiche.
Se proprio non riusciamo a fare a meno dell’aroma e del gusto intenso di questa bevanda, possiamo sempre optare per un suo sostituto. Vale a dire il decaffeinato.
In alternativa, si può sempre preferire un caffè d’orzo, dal sapore ancora più blando ma di certo gustoso.
Fonte: salute e benessere.org