LIVORNO – La giuria di qualità è chiamata a valutare i primi cinque bar nella classifica de La tazzina d’oro – il gioco dei bar. Per assegnare il premio del miglior ponce. Dovrà anche decretare il re della cortesia e dell’igiene e sicurezza.
Tazzina d’oro: lunedì, la giornata deputata agli assaggi
I protagonisti sono Francesco Sanapo, Gianni Salvadori e un giornalista de Il Telegrafo. Sanapo è il patron di ‘Ditta Artigianale’, chiamato ad assegnare lo scettro di ‘re della cortesia’.
«Quella de ‘La tazzina d’oro ’ è un’iniziativa che dovrebbe essere replicata in tutta Italia. Visto che il caffé è un concetto capace di unire culture e stili differenti. – spiega Sanapo.
– Abbiamo sviluppato tanti gusti diversi; anche a seconda della zona geografica. Declinando in tanti modi un rito che da sempre continua a esistere».
Francesco Sanapo, attento selezionatore
In quanto, innanzitutto, è un vero esperto. Ha aperto a Firenze due caffetterie e una torrefazione. Inoltre, esporta i suoi prodotti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, Ma non solo. Si dedica anche, alla formazione dei barman.
«Il caffé, nel mondo, è la seconda bevanda più bevuta dopo l’acqua e il secondo prodotto più venduto dopo il petrolio. – precisa.
– Il fatto di elogiarlo nelle caffetterie è un modo per diffondere una cultura di settore. Un po’ quello che faccio anch’io da anni.
A volte viene identificato come una ‘medicina’, quella che ci fa svegliare dal sonno. Invece di berlo per il piacere di gustarlo».
La valutazione della cortesia sarà collegata a un premio speciale
«Avrò l’opportunità di visitare i bar dei cinque finalisti in giro per la città. – conclude Sanapo.
– Valuterò lo stato di manutenzione e pulizia della macchina da caffé. Una cosa che si nota anche a vista d’occhio. E poi il servizio, la cordialità e l’hospitality.
Grande valore avrà la conoscenza del caffé di chi me lo servirà; compreso il momento della presentazione in tazza. Bisogna sapere come è composta la miscela, l’estrazione. E valuterò il gusto e il bilanciamento».
Al vetro, in tazza: l’importante è che il caffé sia un piacere
«Chi sceglie il vetro spesso ha più fretta. Perché il caffé si raffredda prima. Più stabilità termica si ha invece nella ceramica. – conclude. – Ogni minima variabile può cambiare il gusto del caffè: non c’è una regola. L’augurio è che questi premi siano uno stimolo a migliorarsi sempre».
Presente anche Gianni Salvadori
Si occupa dei controlli relativi all’area igiene e sicurezza per la Confcommercio. La giungla normativa è molto fitta, intorno al mondo dei bar.
L’occhio di un esperto e i suoi consigli sono l’ideale per destreggiarvisi. Salvadori passa ai raggi X i cinque migliori bar della nostra classifica. Lo scopo è quello di certificare alcuni importanti dettagli.
«Arriva a conclusione una manifestazione che ha aperto una vetrina importante su uno spaccato della società. Sicuramente da ripetere. – ha detto Salvadori.
– Per quanto mi riguarda avrò un occhio di riguardo relativamente a ciò che ruota attorno alla parte igienico-sanitaria del bar. Naturalmente sarà oggetto di valutazione anche l’aspetto estetico e del gusto».